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Cronaca Massa Lombarda

Massa Lombarda, la Festa del Buco Incavato fa il pienone

Una piazza Matteotti affollatissima ha fatto da cornice sabato scorso alla seconda edizione della Festa del Buco Incavato, che ha riunito in un'unica sera due eccellenze di Massa Lombarda

Una piazza Matteotti affollatissima ha fatto da cornice sabato scorso alla seconda edizione della Festa del Buco Incavato, che ha riunito in un'unica sera due eccellenze di Massa Lombarda: la pesca Buco Incavato e la voce di Eugenia Foligatti, ritornata dopo tanti anni a cantare nella sua città. Molto apprezzata è stata la degustazione pubblica del frutto simbolo di Massa Lombarda, che si credeva ormai scomparso ed è invece stato riscoperto grazie a un progetto di salvaguardia avviato nel 2012 da Comune, Provincia di Ravenna e dal Crpv (Centro Ricerche Produzioni Vegetali) di Cesena.

Ottimo riscontro ha avuto anche la vendita sperimentale dei frutti, pensata per testare le potenzialità commerciali del Buco Incavato: le cento vaschette disponibili, da 4/5 frutti l'una, sono andate vendute al prezzo di 2 euro in poco meno di mezz'ora. Il pubblico ha poi gustato con piacere il semifreddo a base di Buco Incavato ideato e realizzato da Roberto Lusa, che è già al lavoro per studiare altri prodotti, come un cocktail a base di succo di Buco Incavato. Tutta la cittadinanza accorsa in piazza ha poi tributato un affettuoso omaggio a Eugenia Foligatti, cantante massese considerata fin dai tempi del successo del Sanremo 1963 con Claudio Villa una della più belle voci femminili della canzone italiana e ritornata dopo tanti anni a esibirsi nella sua città.

«C'erano due buoni motivi per non mancare - commenta l'assessore alla Cultura Davide Pietrantoni - e la città ha risposto affollando la piazza. Due importanti e forse inaspettati ritorni per Massa Lombarda. Quello del Buco Incavato, la varietà di pesca che ha fatto la storia della nostra comunità e che si credeva scomparsa. E quello di Eugenia Foligatti, che è tornata ad esibirsi nella sua piazza dopo tanti anni e che ci ha emozionato con la sua voce. Il progetto del Buco Incavato ha ora l'obiettivo di ripopolare le campagne con questo frutto dimenticato dal mercato, ma insuperabile per bontà. Abbiamo di recente distribuito 500 piante ai nostri agricoltori, primo incentivo per ripartire con una produzione locale. È un segnale di speranza per il rilancio di una agricoltura diversa, che guarda alla qualità, al valore delle produzioni locale, alla biodiversità. È un segnale anche di fiducia. Un messaggio di ripartenza, in un momento molto difficile per l'agricoltura e l'economia.»

Durante la festa è stata distribuita la pubblicazione curata dal Comune e dedicata al Progetto Buco Incavato, che ne ripercorre tutti i passaggi, anche storici. Dopo l'enorme diffusione che la pianta ebbe nella prima metà del Novecento, nel dopoguerra fu sostituita dalle nuove varietà americane, più funzionali ai lunghi viaggi e alle esportazioni. I contadini però ne conservarono qualche esemplare per il consumo domestico. Esemplari che sono giunti fino ai nostri giorni, semplicemente perché la Buco Incavato era più buona delle altre varietà. Da questi ritrovamenti è nato il progetto e da lì si è partiti per salvare e ripopolare il territorio di Massa Lombarda di questa bella e, appunto, buona varietà dimenticata dal mercato.

La prima fase del progetto ha censito e analizzato piante localizzate in tredici siti diversi. Identificate le varietà sane dal punto di vista sanitario grazie alle analisi operate del Crpv e quelle più vicine ai sapori originari della Buco Incavato con la degustazione popolare dell'agosto 2012, nell'autunno dello stesso anno è iniziata la seconda fase del progetto, con l'obiettivo di promuovere la diffusione nelle campagne. La scorsa primavera sono state distribuite gratuitamente, come ricordato dall'assessore, 500 piante. Oggi sono in tutto 48 gli agricoltori, coltivatori e collezionisti che hanno accettato di impiantarle e di far ripartire così la produzione, diventando i “custodi del Buco Incavato”. I promotori del progetto (Comune di Massa Lombarda, Provincia di Ravenna e Crpv) hanno poi costituito un tavolo permanente insieme alle associazioni di categoria Coldiretti e Cia, Slow Food e Istituto Comprensivo F. D'Este, quest'ultimo molto impegnato nel promuovere attività e laboratori didattici sul tema.

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