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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Morte di Matteo 'Balla' Ballardini, fu omicidio colposo: condannati i 4 imputati

Nel processo d'appello 'bis' arrivano pene da 3 a 7 anni per i giovani accusati della morte del 19enne lughese, deceduto per overdose la mattina del 12 aprile 2017

Omicidio colposo aggravato: è arrivata martedì la sentenza d'appello 'bis' per i quattro ragazzi accusati della morte di Matteo ‘Balla’ Ballardini, 19enne di Lugo deceduto la mattina del 12 aprile 2017 per overdose da metadone dopo 13 ore di agonia. La Corte d’Assise di Bologna scarta dunque sia la tesi di omicidio volontario che quella di omissione di soccorso, e condanna Beatrice Marani, Leonardo Morara, Simone Giovanni Palombo  e Ayoub Kobabi. La decisione, come riporta l'Ansa, è arrivata dopo più di tre ore di camera di consiglio.

Per gli imputati, la Procura aveva chiesto la condanna per omicidio volontario (con dolo eventuale) per i quattro giovani accusati della morte di Matteo ‘Balla’ Ballardini, 19enne di Lugo deceduto la mattina del 12 aprile 2017 per overdose da metadone. I difensori degli imputati si opponevano però fermamente all'accusa di omicidio volontario. Le pene comminate in seguito alla sentenza d'appello bis variano quindi da 3 anni 4 mesi a 7 anni, con la condanna maggiore nei confronti di Beatrice Marani per morte come conseguenza di altro reato, ovvero lo spaccio di droga. Tutte le parti, compresa quella civile, in attesa delle motivazioni hanno indicato il verdetto come "sentenza equilibrata".

La morte di Ballardini

Ballardini, la cui scomparsa venne denunciata dai genitori, fu trovato morto a bordo di una Volkswagen Polo nei pressi di via San Giorgio, a Lugo. Dall'autopsia, effettuata dalla dottoressa Loredana Buscemi, emerse che a uccidere il giovane era stato un'edema polmonare dovuto a un mix letale di sostanze. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori (le indagine sono state seguite in prima battuta dai Carabinieri della Compagnia di Lugo), la vittima era uscita la sera precedente con l'amica 22enne, facendo uso di metadone e farmaci. I due vennero poi raggiunti dagli altri tre amici, proseguendo nell'assunzione di stupefacenti. Una serata, un mercoledì sera, storditi da sballo e droghe.

Le precedenti fasi del processo

Il processo in primo grado si era concluso nel 2019 con pesanti condanne per gli imputati, nel dettaglio erano stati condannati: Beatrice Marani a 15 anni e 4 mesi di reclusione, Leonardo Morara a 14 anni e 20 giorni, Simone Giovanni Palombo a 9 anni, 4 mesi e 20 giorni e Ayoub Kobabi a 9 anni e 5 mesi. Successivamente la Corte d'Assise di appello di Bologna aveva ridotto le pene, facendo infatti cadere l'accusa di omicidio. La morte del 19enne era stata quindi ritenuta conseguenza di un altro reato, ovvero lo spaccio di metadone, per Beatrice Marani, che "passò" a Ballardini la dose letale di metadone. Gli altri tre imputatati: Leonardo Morara era passato a un anno e 600 euro di multa, con revoca dei domiciliari. Simone Giovanni Palombo e Ayoub Kobabi, invece, avevano rimediato otto mesi ciascuno con pena sospesa. Infine è intervenuta la Cassazione, che ha annullato la sentenza d'appello ritenendo necessaria l'istituzione di un appello bis per chiarire la vicenda giudiziaria.
 

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