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Cronaca

Nuovi manifesti contro l'aborto in città, le associazioni femministe: "Criminalizzano il diritto di scegliere"

I manifesti contro l'aborto affissi anche nel ravennate da Pro Vita & Famiglia Emilia-Romagna tornano a far discutere

I manifesti affissi anche nel ravennate da Pro Vita & Famiglia Emilia-Romagna tornano a far discutere. Nei giorni scorsi in città sono comparsi dei manifesti a difesa del diritto alla vita e contro l'aborto sulla cui grafica si legge “Potere alle donne? Facciamole nascere!”, con l’immagine stilizzata di un bimbo nel grembo materno. "Con queste affissioni - spiegano da Pro Vita & Famiglia - non vogliamo stare colpevolmente in silenzio a guardare lo sterminio di milioni di donne tramite aborti selettivi. Siamo dalla loro parte e dalla parte delle donne abbandonate alla disperazione e alla solitudine quando scoprono di essere incinte e non hanno mezzi per portare avanti la gravidanza. Chi, invece, incoraggia le donne ad abortire tacendo i traumi fisici e psicologici dell’aborto è contro di loro e contro i loro diritti. Le donne meritano di più della solitudine dell'aborto, che è sempre una sconfitta: questo il nostro messaggio e il nostro impegno".

A schierarsi contro i manifesti sono le associazioni femministe ravennati Associazione Libere Donne – Casa delle Donne di Ravenna, Linea Rosa Ravenna, Donne in Nero Ravenna e Udi Ravenna: "I manifesti delle associazioni antiabortiste attaccano in modo subdolo il diritto delle donne alla libera scelta rispetto all’interruzione di gravidanza. E’ un messaggio di grande violenza, lesivo del rispetto all’autodeterminazione delle donne nelle scelte fondamentali della vita, che ha come obiettivo la criminalizzazione del diritto all’interruzione di gravidanza. Le donne fanno nascere i loro figli e le loro figlie quando vogliono e con chi vogliono e chiunque essi e esse siano. Il Comune di Roma è prontamente intervenuto facendo rimuovere i manifesti per violazione dell’articolo 12 bis del Regolamento per le affissioni che vieta esposizioni pubblicitarie il cui contenuto contenga stereotipi e disparità di genere, veicoli messaggi sessisti, violenti e rappresenti la mercificazione del corpo femminile e il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici. Il Regolamento per le affissioni del Comune di Ravenna non ha alcun articolo che consenta di rimuovere messaggi come quelli vincolati dalla campagna “Potere alle donne? Facciamole nascere”. Chiediamo quindi che il Comune di Ravenna modifichi quanto prima possibile il Regolamento per le affissioni affinché possa continuare a dirsi una città aperta, libera, democratica, accogliente e rispettosa".

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