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Cronaca

L'assessore Oudad Bakkali nell'inferno di Parigi, si è salvata grazie a un muro

Notte di terrore per la responsabile dell'assessorato alla Cultura che stava aspettando un tavolo al ristorante cambogiano assaltato dai terroristi

Notte di terrore per l'assessore ravennate Ouidad Bakkali che si è ritrovata nell'inferno di Parigi. La 29enne, responsabile alla Cultura e alla Scuola del Comune di Ravenna, si trovava poco lontano da una delle sparatorie nella serata di venerdì. Bakkali, infatti, stava aspettando un tavolo nel ristorante cambogiano Le Petit Cambodge quando sono iniziati a piovere proiettili da tutte le parti a due passi dal teatro Bataclan. A salvare l'assessore e il suo fidanzato, arrivati a Parigi per seguire delle mostre fotografiche, è stata la prontezza di riflessi che li ha fatti scappare e trovare rifugio in una rientranza della strada mentre, davanti ai loro occhi, sono morte delle ragazze.

MATTEUCCI - Intanto il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha incontrato il prefetto Francesco Russo. "Come in tutte le città italiane anche a Ravenna è stato alzato il livello di prevenzione e sicurezza - ha esordito il primo cittadino -. Penso che l’Europa e l’Italia dovranno elevare i livelli di sicurezza e della lotta al terrorismo. Io credo che nelle nostre città, e anche a Ravenna,  ci voglia pace con chi pratica la propria religione in pace. Gli apparati dello Stato insieme devono scovare terroristi e criminali per spazzare via chi vuole la guerra. Il nostro cuore è stato a Parigi in tutti gli incontri ed eventi pubblici che è stato giusto confermare. Contro il terrorismo l'unità è indispensabile. Il nostro cuore è a Parigi e il cuore di Ravenna abbraccia Ouidad Bakkali e tutti i ravennati che sono adesso a Parigi. Non vediamo l'ora che ritornino".

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