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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Brisighella

Tutela patrimonio culturale, tra le operazioni il ritrovamento dei quadri rubati a Brisighella

Le opere del XVIII secolo sparite nel 1990 dalla Chiesa di San Bernardo erano state messe in vendita da un privato attraverso una piattaforma sul web

Tempo di bilanci per i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna che, nonostante la pandemia, hanno operato per recuperare preziose opere artistiche rubate con un incremento dei controlli a mercati e fiere antiquariali (+46,3), grazie alla ripresa delle attività nello specifico settore dopo un lungo periodo di chiusura. Anche i controlli “on-line” dei beni commercializzati nelle piattaforme di “e-commerce” e/o sui siti internet degli antiquari e case d’aste hanno continuato ad impegnare il personale operante, che nell’anno di riferimento ha esaminato ben 1.407 beni posti in vendita confrontandoli con quelli inseriti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, database gestito dal Comando TPC di Roma.

Tra le operazioni di servizio più significative concluse lo scorso anno, si segnala il recupero e la restituzione all’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna di cinque dipinti olio su tela, risalenti al XVIII secolo e raffiguranti  “San Luca”, “San Marco”, “San Matteo”, “San Paolo” e l’”Ecce Homo”, insieme a dieci arredi sacri lignei -quattro coppie di portaceri, un portapalma ed un portacero singolo-  trafugati prima dell’8 settembre 1990 dalla Chiesa di San Bernardo di Brisighella, all’epoca annessa all’ex Ospedale Civile. L’importante recupero è stato frutto di un accurato controllo effettuato dai Carabinieri del TPC mediante la comparazione delle immagini inserite nella menzionata “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” con quelle di quattro dipinti messi in vendita su una piattaforma digitale da un venditore privato. 

Gli immediati approfondimenti investigativi condotti dai Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna, anche attraverso l’acquisizione delle schede originali di catalogazione dei beni sia presso i competenti uffici territoriali del Ministero della cultura, che  presso la competente Azienda Sanitaria e la Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, consentivano di confermare che le quattro opere, che stavano per essere commercializzate illecitamente, erano proprio quelle rubate prima del mese di settembre 1990 dalla Chiesa di San Bernardo di Brisighella. 

Le indagini successive, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, e gli approfondimenti investigativi condotti dai Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna, permettevano di recuperare, oltre alle quattro opere messe in vendita, anche un ulteriore dipinto raffigurante l’”Ecce Homo” e dieci arredi sacri lignei decorati di diverse dimensioni, tutti risultati trafugati nel 1990, insieme ad altre opere, dallo stesso luogo di culto.  
 

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