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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Smette le cure e muore, Striscia la Notizia smaschera la 'guaritrice': "I tumori non si curano con la chemio, bisogna sfiammare"

La madre ha raccontato come il figlio, morto a causa di un tumore, negli ultimi mesi della malattia avesse smesso di curarsi con la medicina tradizionale, affidandosi invece a un metodo alternativo proposto da una "sedicente guaritrice"

La storia di Massimo Mariani, 46enne di Ravenna morto lo scorso anno dopo essere stato colpito da un raro tumore, nei mesi scorsi è finita sulla stampa nazionale a causa della denuncia della madre Gabriella, che ha raccontato come il figlio negli ultimi mesi della malattia avesse smesso di curarsi con la medicina tradizionale, affidandosi invece a un metodo alternativo proposto da una "sedicente guaritrice", anche lei residente a Ravenna, che afferma di poter curare anche le malattie più gravi con un macchinario "miracoloso" e che, secondo la famiglia dell'uomo, avrebbe sconsigliato la chemioterapia al 46enne, poi deceduto.

"Diceva che lui non aveva un tumore, ma una grossa infiammazione", ha detto la madre di Massimo intervistata da Striscia la Notizia. "Le cure consistevano in ipnosi, questo macchinario segnalava che il tumore si era trasformato in una forte infiammazione perché erano riusciti a debellarlo, doveva prendere integratori e antinfiammatori, e anche i dolori che provava erano un passaggio per poi stare meglio - racconta un amico del 46enne deceduto - Gli diceva che non erano stati riscontrati tumori, che il suo corpo stava facendo un processo inverso di guarigione e quindi fuoriusciva tutto quello che aveva causato l'infiammazione". La madre ha spiegato poi che negli ultimi giorni di vita del figlio, quando l'uomo ormai si era reso conto che queste "cure" non funzionavano, i "curatori" avevano smesso di rispondergli: "Mi ha detto "mi sono fidato e ho sbagliato, scusa mami"".

guaritrice

Nel servizio di Striscia, una complice si reca dalla sedicente guaritrice ravennate - che sui social si definisce tra le altre cose esperta di medicina naturale e quantistica, sciamana delle piante di potere, sensitiva e coach olistica - fingendosi interessata a un trattamento. "I tumori sono tossine emotive e fisiche, si curano non con la chemio, bisogna sfiammare e detossinare, in qualche mese va via - le spiega la donna - Anche l'idea che ci sono malattie inguaribili non è vera, perché sono dovute a un disequilibrio fisicho, psichico o energetico, basta riequilibrare". E il metodo che propone è questo macchinario, un "software quantistico che costa 60mila euro, arriva dall'America, ce l'abbiamo solo noi in Italia" che lavorerebbe a distanza: "Ti trova satellicamente, si connette al tuo campo energetico e inizia a fare uno scanner", fornendo una diagnosi e inviando la cura da remoto. "E' come fare risonanza, tac, esami del sangue, come prendere dei farmaci, ti fa tutto a livello di frequenze - insiste la donna - Un check up così non lo ottieni neanche se fai tre mesi di esami all'ospedale". Una cura costosa: 350 euro solo il primo trattamento, poi 250 per ognuno dei successivi.

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L'inviata di Striscia la Notizia si è recata nell'abitazione della donna per chiedere spiegazioni. Rispondendo alle accuse, la "guaritrice" - a differenza di quanto raccontato dalla famiglia del 46enne - dice di aver fatto con Massimo solo dei "colloqui di counceling, ho dato il mio punto di vista". E poi attacca la medicina tradizionale: "E' una truffa quella della chemioterapia, ci sono gli studi falsi, i dati falsi, ci sono dietro degli interessi economici". Per quanto riguarda il macchinario, poi, nega di possederlo, nonostante quanto mostrato dalle telecamere nascoste di Mediaset. "Continuerò a fare quello che ho sempre fatto. Per un tumore? Io consiglio di andare in India dai medici ayurvedici", conclude.

Intanto, però, Massimo è morto. "Non ci stancheremo mai di ripeterlo, non abbandonate mai le cure mediche", commenta a fine servizio la conduttrice del programma Michelle Hunziker. "Che il sacrificio di Massimo non sia vano, anzi, serva ad altri malati ad aprire gli occhi, a non affidarsi a personaggi o macchinari pericolosi", aggiunge il co-conduttore Gerry Scotti.

i-risultati-del-macchinario

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