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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Una virgola ed uno zero: così si arricchiva con ricevute fiscali 'truccate'

L’attività ispettiva ha permesso di contestare 473mila euro di ricavi non dichiarati e 95 mila euro di IVA dovuta. Scoperto, al momento dell’accesso, anche un lavoratore in nero

Bastava aggiungere una virgola, uno zero ed il gioco era fatto. In questo modo un contribuente esercente l’attività di vendita al dettaglio di accessori per abbigliamento ha omesso di dichiarare i suoi reali ricavi, per un ammontare di circa mezzo milione di euro. In particolare, il meccanismo escogitato era il seguente: nel momento in cui veniva effettuata la vendita, l’esercente rilasciava la copia della ricevuta fiscale manuale al cliente per l’effettivo importo corrisposto; successivamente, gli importi scritti, venivano “corretti” aggiungendo una virgola ed uno zero sulle copie delle ricevute che sarebbero servite per la dichiarazione dei redditi.

Era così che una vendita effettuata per un importo, per esempio, di 50 euro, veniva registrata nei corrispettivi giornalieri per un importo di 5 euro. I ricavi dichiarati, quindi, corrispondevano, per la quasi totalità, ad un decimo di quelli realmente incassati. I finanzieri del comando Provinciale di Ravenna si sono accorti della “furbata” durante un controllo in materia di sommerso da lavoro; a quel punto, acquisiti i blocchetti delle ricevute fiscali  fino a quel momento compilati, i militari hanno avviato una verifica fiscale nei confronti del soggetto. L’attività ispettiva ha permesso di contestare 473mila euro di ricavi non dichiarati e 95 mila euro di IVA dovuta. Scoperto, al momento dell’accesso, anche un lavoratore in nero.

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