Università, il vice sindaco Mingozzi: ''L'offerta ravennate suscita interesse''

“In questi giorni si parla molto di riforma dello statuto dell’Alma Mater, di presenza della Romagna nei suoi massimi organi di governo e dei nuovi dipartimenti cui faranno capo i corsi universitari ravennati. Ma va anche evidenziato che nel contempo crescono l’interesse e la richiesta di informazioni sulle lauree che è possibile conseguire nella nostra città e a Faenza e in particolare sui loro sbocchi occupazionali”. E’ quanto ha affermato il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi.

INTERESSI DEI GIOVANI STUDENTI - “In questi giorni, dopo aver dato la disponibilità del Comune per l’orientamento universitario, assieme agli uffici del polo ravennate e alla Fondazione Flaminia, ho incontrato undici ragazzi che hanno chiesto informazioni sulle cinque direttrici fondamentali sulle quali siamo impegnati oggi a Ravenna – ha proseguito nelle sue osservazioni -: la laurea breve e quella magistrale in Giurisprudenza, il dipartimento di Conservazione dei beni culturali, Scienze ambientali, Infermieristica, il triennio e la magistrale di Ingegneria”.

“Molto interesse riscuotono le innovazioni possibili nel campo della progettazione nautica, il restauro per Beni culturali, il diritto della navigazione in Giurisprudenza, la possibilità di formare nuovi ‘tecnici dell’energia’ in Scienze ambientali, il comparto del porto e della darsena di città per coloro che chiedono delucidazioni su Ingegneria”, ha continuato Mingozzi.

CONSIGLI - “Mi ha fatto piacere che i primi a chiedere informazioni siano stati neodiplomati dei licei ravennati, dal classico all’artistico allo scientifico, ma anche studenti degli istituti tecnici, commerciale e industriale – ha aggiunto il vice sindaco -. Gli stessi genitori che si sono rivolti alle varie fonti informative chiedono consigli sulla spendibilità delle nuove lauree nel mercato del lavoro. Per questo è molto utile l’aver portato a loro conoscenza che collaboriamo ormai con oltre quaranta imprese del nostro territorio che settimanalmente ci indicano l’andamento del rapporto domanda offerta, le prospettive di nuovi posti che si creano, anche all’estero, le commesse e gli appalti che, una volta aggiudicati, creano possibilità di assunzioni”.

“Questa peculiarità ravennate è stata illustrata sia al rettore che all’assessore regionale Patrizio Bianchi e rappresenta per noi un segno distintivo dell’impegno sul radicamento universitario che intendiamo proseguire e garantire anche per gli anni a venire”, ha concluso il vicesindaco.