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Economia Lugo

Bassa Romagna, in un anno -78 imprese: "Stop ai centri commerciali, ridiamo vita ai centri storici"

Confesercenti: "Ospitalità, prodotti tipici, tradizioni locali e operatività delle molte associazioni presenti sono le basi per un prodotto turistico da esportare e diffondere"

"I dati appena diffusi dalla Camera di Commercio sulla natalità e mortalità delle imprese nel terzo trimestre di quest’anno in Bassa Romagna confermano il trend sfavorevole sulla consistenza delle imprese registrate, del settore del commercio e del turismo. Proprio per questo non va allentata la guardia sull’attenzione particolare che va dedicata alle piccole imprese commerciali in termini di supporto all’innovazione, di allentamento della pressione fiscale e parafiscale, di contrasto all’abusivismo in tutte le sue forme, sia per l’equilibrio e la sopravvivenza di tutte le tipologie distributive". Giancarlo Melandri, direttore della Confesercenti di Lugo, esprime preoccupazione per lo stato delle imprese.

"Come associazione abbiamo condiviso obiettivi, strategie, strumenti e siamo impegnati a sostenere un percorso formativo destinato agli operatori per consolidare l’importanza di apprendere e collaborare per competere - prosegue Melandri - Siamo impegnati alla realizzazione di eventi ed anche a sviluppare un nuovo concetto di turismo della Romagna Estense cercando di mettere a sistema tutte le eccellenze e tutte le forze presenti, sfruttando l’esistente e promuovendolo all’esterno. Ma da subito bisogna utilizzare le risorse che stanno arrivando oltre che per la videosorveglianza con l’introduzione dei varchi attivi, anche per un progetto strategico di marketing a sostegno delle aggregazioni ma soprattutto per migliorare il decoro urbano. In molte realtà comunali sono partiti importanti investimenti strutturali, cosi come opere pubbliche al fine di far ripartire un’economia per aumentare l’attrattività, la sicurezza e la bellezza dei nostri centri. Ma ciò non basta: ospitalità, prodotti tipici, tradizioni locali e operatività delle molte associazioni presenti sono secondo noi le basi per un prodotto turistico da esportare e diffondere. Il nostro territorio è in grado di trasferire emozioni e merita di essere vissuto e raccontato e sostenuto. Nel secondo trimestre 2017 ci sono saldi negativi in molti Comuni, tranne Bagnacavallo, Bagnara e Cotignola rimasta invariata: la tendenza negativa viene purtroppo confermata nonostante i timidi segnali di ripresa che a livello economico stiamo notando. Interessante analizzare i dati relativi al confronto con lo stesso periodo dello scorso anno sia delle imprese del commercio all’ingrosso al dettaglio e di quelle relative alla ristorazione bar ed alloggio. Nel corso del terzo trimestre il saldo tra le imprese del commercio all'ingrosso e al dettaglio più alloggio, ristorazione e bar è a -12 in Bassa Romagna. In un anno abbiamo perso 78 imprese. La scelta di investire nelle grandi superfici commerciali fuori dal centro è in contrasto con le politiche intraprese a sostegno dei centri storici e dei negozi di vicinato del territorio e del forese. Invitiamo i sindaci a rivedere le politiche di espansioni di altre superfici commerciali in quanto i dati dimostrano che non servono e non sono necessarie se non per fare cassa".

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