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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Confindustria, da Ravenna l'allarme di Squinzi: "Crescita insufficiente a creare lavoro"

Quella scattata dal Fmi, secondo Squinzi "é la fotografia che emerge anche dalle analisi economiche fatte in maniera seria, una crescita dello 0,7 che, tra l'altro, è un pochino sopra quello che prevede il centro studi di Confindustria"

La crescita del Prodotto interno lordo italiano, stimata dal Fondo monetario internazionale, "non è sufficiente a creare lavoro, quindi bisogna chiedere con ancora più insistenza che il governo metta mano a tutta quella serie di riforme e interventi su quelle situazioni che permettano di agganciare una ripresa più robusta". Lo ha affermato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a margine dell'assemblea di Confindustria a Ravenna.

Quella scattata dal Fmi, secondo Squinzi "é la fotografia che emerge anche dalle analisi economiche fatte in maniera seria, una crescita dello 0,7 che, tra l'altro, è un pochino sopra quello che prevede il centro studi di Confindustria. Non dimentichiamo che, venendo da nove trimestri consecutivi di recessione, e ormai stiamo entrando nel decimo: dopo due anni così negativi, -2,4% e -1,8%, per le aziende ci vuole una crescita più robusta, del 2-3 e quello deve essere l'obiettivo del paese".

L'assemblea di Confindustria (foto di Massimo Argnani)

Squinzi ha inoltre commentato la decisione della Bce di tenere invariati i tassi: "Penso che quella di Draghi - ha detto Squinzi - sia una riflessione corretta, in questo momento è tutta l'Europa che è in recessione, il cui Pil è atteso in calo dello 0,5% per quest'anno, vuol dire che siamo un'area economica che è tutta in recessione. Persino la virtuosa Germania che ha fatto tutte le riforme e si comporta benissimo su tutto, quest'anno avrà una crescita nell'ordine dello 0,3-0,4%".

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