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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Lugo

Crisi Iter, le istituzioni locali: "Serve un progetto adeguato"

Inoltre, le istituzioni locali sollecitano un ruolo attivo della Regione Emilia-Romagna sulla vicenda Iter, chiedendo l'apertura di un tavolo negoziale specifico a cui partecipino tutti gli attori interessati

In occasione dello sciopero indetto per martedì Ravenna dalle organizzazioni dei sindacati edili (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) le istituzioni locali, Unione e Comuni della Bassa Romagna, chiedono un progetto adeguato alla gravità e alla dimensione del problema, volto al superamento della difficile situazione dell'azienda cooperativa Iter. Si tratta, spiegano le istituzioni, di "un patrimonio produttivo importante per il territorio della Bassa Romagna, in quanto occupa oltre 250 dipendenti, e perciò il progetto industriale deve prevedere il mantenimento del punto produttivo, adeguati interventi di formazione lavoro per favorire la mobilità e la rioccupazione delle maestranze, oltre a immediati interventi ministeriali per garantire l'utilizzo degli ammortizzatori sociali necessari e utili".

Inoltre, le istituzioni locali sollecitano un ruolo attivo della Regione Emilia-Romagna sulla vicenda Iter, chiedendo l'apertura di un tavolo negoziale specifico a cui partecipino tutti gli attori interessati: organizzazioni sindacali, impresa, Lega delle Cooperative e istituzioni locali. "La crisi del settore edile ha una portata di rilievo nazionale e regionale e, come tale, va affrontata con urgenza, nella consapevolezza che il rilancio del settore è una delle condizioni primarie per la crescita economica dell'intero Paese. In questo quadro gli enti locali, pur nelle attuali ristrettezze normative, ribadiscono l'impegno a fare fino in fondo la loro parte attraverso adeguate politiche di investimento". concludono.

Non riuscirà ad esser presente alla manifestazione il consigliere regionale del Pd, Mario Mazzotti il quale esprime "l'impegno e la mia convinta adesione alle ragioni della mobilitazione". “Già nelle settimane scorse, d’intesa con il Sindaco di Lugo,” – prosegue Mazzotti – “ho sollecitato anche a livello regionale la costituzione di un tavolo istituzionale allo scopo di coordinare e sostenere azioni ed iniziative a garanzia del futuro lavorativo ed economico dei suoi 256 addetti".

"E' necessario avviare al più presto il tavolo Iter ed occorre che la nuova iniziativa imprenditoriale cooperativa a cui si pensa di dare avvio, sia in grado di occupare il numero massimo di lavoratori, che vengano garantiti gli ammortizzatori sociali e la ricollocazione al lavoro per tutte le maestranze. Ci impegneremo, in collaborazione con l’assessorato Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna - conclude il consigliere – “ affinché non venga disperso quell'immenso patrimonio di professionalità e di capacità tecniche e costruttive che hanno fatto di Iter una eccellenza economica e produttiva dell'intera Regione".

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