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Camera mortuaria, Ancisi (LpRa): "Frigoriferi per i defunti costosi e malridotti"

Il consigliere di Lista per Ravenna chiede al sindaco di invitare il gestore a sostituire i coperchi refrigeranti in uso per conservare le spoglie dei defunti

Dopo aver presentato al sindaco un’interrogazione sui soffitti della camera mortuaria, il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, rivolge una nuova interrogazione al primo cittadino per evidenziare il problema che riguarda i frigoriferi utilizzati per la conservazione delle salme dei defunti. Ancisi riporta infatti il caso sollevato da un cittadino ravennate: "Purtroppo la settimana scorsa ho perso mio padre, che è rimasto in camera mortuaria. Ho potuto appurare le criticità che Lei ha evidenziato, ma ho anche constatato lo stato a dir poco impresentabile in cui versano i frigoriferi posti sopra le bare per la conservazione delle salme. Presentano scorticature in varie parti, pezzi di legno mancanti, maniglie di sollevamento rotte e prive di pomello al loro punto di congiunzione col manufatto. Mi sento di osservare che, in un momento difficile come la perdita di una persona cara, ci vorrebbero un po’ più di decoro e sensibilità".

"Ho mandato una mail al gestore della camera mortuaria - prosegue la testimonianza del cittadino - senza aver ricevuto risposta, evidenziando con cinque foto le condizioni sconvenienti con cui vengono presentati i frigoriferi. Ma ho contestato anche il prezzo esoso che si deve pagare per l’uso di un giorno, cioè 56 euro, che si pagano però anche per una frazione della giornata. Succede perfino che, se un frigorifero è stato usato per non più di mezza giornata da una famiglia che ha pagato il prezzo intero, qualora venga poi usato per il resto della giornata da un’altra, anche questa paga la stessa somma, cosicché, in un giorno solo, il gestore incassa la tariffa di due, cioè 112 euro, secondo me ingiustamente. Ho anche fatto presente che sarebbe ora di sostituire i vecchi frigoriferi obsoleti e rotti e di dotarsi dei frigoriferi più moderni, che, posizionati sotto la bara, lasciano il defunto sempre visibile e scoperto, non più racchiuso come in un sarcofago. Alle imprese di pompe funebri che li posseggono non viene concesso di poterli usare, neanche su richiesta dei familiari".

"L’ambasciatore sottoscritto non porta mai pena, cercando però di alleviarla - conclude Ancisi - Mi rivolgo perciò al sindaco per proporgli di invitare il gestore, nella persona di Azimut (di cui possiede il 60%), a sostituire, per consunzione e vetustà, i coperchi refrigeranti in uso per le spoglie dei defunti con sistemi refrigeranti posti sotto la bara, che la lasciano aperta e scoperto il defunto all’osservazione dei visitatori. Spetta al Comune autorizzare le tariffe della camera mortuaria. Attualmente, alla voce “Refrigerazione salme”, il tariffario richiede 56,22 euro “per singolo giorno di calendario, o frazione di esso, sia con coperchio refrigerante sia con cella frigorifera”, Propongo perciò al sindaco che, dopo “frazione di esso”,  si scriva “non superiore a 12 ore, nel qual caso l’importo è dimezzato”; e anziché “con coperchio refrigerante”, si scriva “sia con sistema refrigerante applicato all’esposizione pubblica della salma” (si spera non a coperchio, ma sottostante). Chiedo quindi al sindaco se intende condividere, nella sostanza, queste proposte".

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