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Commemorazione di Ettore Muti, la consulta antifascista: "Apologia di fascismo, si deve vietare"

Come ogni anno monta la polemica sulla commemorazione, organizzata dall'Anai (Associazione nazionale arditi d'Italia), del gerarca fascista Ettore Muti

Come ogni anno monta la polemica sulla commemorazione, organizzata dall'Anai (Associazione nazionale arditi d'Italia), del gerarca fascista Ettore Muti. E come ogni anno la Consulta provinciale antifascista di Ravenna torna a chiedere che la cerimonia al cimitero di Ravenna venga vietata, unendosi alla richiesta già presentata dagli esponenti comunisti ravennati.

"L'articolo 4 della legge 652/'52 definisce apologia del fascismo, e perciò reato, anche la celebrazione di un gerarca come fu Ettore Muti - attacca il presidente della Consulta Carlo Boldrini - La Corte Costituzionale ha proclamato che “la libertà di espressione è limitabile per fini democratici e cioè quando l'azione è un abuso di diritto a scapito di altri diritti” come accade a Ravenna, dove il padroneggiante neofascismo è tollerato nonostante violi il diritto della popolazione democratica. Si rammenta che l'ideologia fascista fu esclusa dalla libertà d'espressione. Vi sono pertanto granitiche inequivocabili e numerose ragioni giuridiche, d'ordine democratico, di civismo già ampiamente esposte in passato per richiedere ancora una volta e con forza il divieto per tale adunata neofascista che viola anche il regolamento comunale e che sarà anche l'oggetto di un iter processuale a Ravenna presso il Tribunale".

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