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Turismo nel mirino, contestato Costantini. "Solo dilettanti allo sbaraglio"

Dura Veronica Verlicchi: "E' stata la palese dimostrazione dell’incapacità e della totale mancanza di responsabilità dell’assessore al Turismo Giacomo Costantini nonché dell’inadeguatezza del Servizio turismo".

Giovedì si è riunita la commissione turismo dopo che era stata richiesta una relazione dettagliata sui dati, riferiti al Comune di Ravenna, della stagione turistica 2017; sulle iniziative natalizie (progetti, risorse, obiettivi da raggiungere, soggetti assegnatari); sulla programmazione turistica per l’anno 2018 (strumenti, destinazione risorse e azioni); sul progetto Dmo (composizione pubblica, modalità di selezione e individuazione dei soggetti privati, alleanza con Cervia e pianificazione dell’attività); e sul brand Destinazione Ravenna. La discussione è durata oltre tre ore, ma senza trovare il bandolo della matassa. Parole dure arrivano dal consigliere comunale de "La Pigna", Veronica Verlicchi: "E' stata la palese dimostrazione dell’incapacità e della totale mancanza di responsabilità dell’assessore al Turismo Giacomo Costantini nonché dell’inadeguatezza del Servizio turismo".

"Il turismo deve costituire una delle principali attività dell’economia ravennate e dei suoi lidi - afferma Verlicchi -. Se non altro per la storia della città, dei suoi monumenti e dei quasi 40 km di spiagge e di secolari pinete. L’assessore Costantini si è presentato in commissione con i dati  delle presenze turistiche relative ai primi 10 mesi del 2017, gongolando sul fatto che sono in aumento del 3,7% rispetto all’analogo periodo del 2016.  Si tratta in realtà di un incremento davvero bassissimo se si considera che in Italia l’aumento delle presenze turistiche è stato del 16%. Dato riferito dal Ministro Piddino dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e che l’assessore, con enorme sorpresa,  ha dimostrato di non conoscere. Quello Ravennate é un incremento davvero irrisorio e preoccupante considerando anche che le presenze  turistiche in Emilia Romagna sono aumentate nel 2017 del 25%. E’ evidente che Ravenna ha beneficiato in minima parte di questa crescita.  Le responsabilità del Pd a questo proposito sono palesi". 

"15 anni di presidenza della regione di Vasco Errani, che è stato anche presidente della Conferenza Stato Regioni, non hanno portato alcun investimento per i collegamenti veloci tra la città Bologna e Venezia - prosegue Verlicchi -. Le difficoltà nel raggiungere la destinazione Ravenna scoraggiano tantissimi turisti provocando un enorme danno in termini di occupazione e consumi. Non solo. Le mirabolanti strategie di promozione turistica attuate dall’Assessore Costantini e dai suoi fidati consulenti, ci hanno portato a spendere soldi per una’ improbabile trasferta in una località sconosciuta della Polonia, quando, tutte le statistiche presentate proprio dallo stesso assessore, dimostrano che i Paesi più interessati alla nostra città sono Spagna, Francia, Gran Bretagna, Russia e Germania. E così mentre si spendono, solo per gli eventi di Natale, 200.000 euro per l’atroce, inutile e a tratti angosciante videomapping, si stampano brochure di Ravenna in polacco ma  non in russo, ad esempio, tralasciando il fatto che gli stessi turisti di origine russa sbarcano a poco più di 50 km dalla nostra città, all’aeroporto di Rimini.  Si spendono soldi per corsi per il personale per insegnare loro a spedire fastidiose newsletter ormai da tempo superate da altre tecniche di marketing, mentre sui profili social del Comune si promuove la sagra della cozza".

Per Verlicchi "è evidente che manchi totalmente una strategia per la crescita e lo sviluppo turistico del nostro territorio e l’Assessore Costantini mostra di non essere nemmeno in grado di progettarla.  Non solo. Egli mostra tutta la sua mancanza di responsabilità quando afferma che qualora l’indagine penale relativa al bando per la reputazione dei lidi sentenziasse la condanna dei dirigenti  indagati, la colpa sarà esclusivamente loro.  Siamo convinti che Ravenna debba essere promossa anche attraverso forme pubblicitarie nelle città d’arte e di meta  turistica a noi  vicine. Ad esempio Venezia che, per tutto l’anno, registra grandi flussi turistici. Come? Attraverso la pubblicità sui ticket dei vaporetti e attraverso un punto informativo  con presenza di personale per  la promozione della città di Ravenna all’aeroporto di Rimini e Bologna, ad esempio.  Occorre, inoltre, una completa ristrutturazione del servizio turismo che deve poter contare su personale con grandi competenze ed esperienze  in materia turistica e di marketing turistico. É indispensabile, adottare seri bandi per la  promozione di Ravenna e del suo brand. Bandi che devono essere attrattivi per primarie agenzie nazionali di comunicazione, al fine di rendere più efficace la promozione di Ravenna in Italia, in Europa e nel mondo".

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