Mafie, Rontini (Pd): "Legalità e beni confiscati, coinvolgere centri volontariato"

“Coinvolgere, con un maggiore protagonismo, i Centri servizio del volontariato, e il terzo settore in genere, nella promozione della cultura della legalità e nel recupero a fini sociali dei beni confiscati alle mafie”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Manuela Rontini  consigliere regionale del Pd.

“Gli sforzi compiuti dalla Regione- sottolinea la consigliera- per far emergere il problema e rendere consapevoli i cittadini della necessità di contrastarlo, richiedono una continua implementazione e aggiornamento”. “Tra il 2001 e il 2014 - specifica - sono stati siglati 78 accordi con pubbliche amministrazioni per la realizzazione di progetti di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e per il recupero di beni confiscati, con un contributo regionale di 1.729.000 euro. Sono inoltre stati sostenuti 15 progetti di rilievo regionale promossi da associazioni di volontariato, per cui la Regione Emilia-Romagna ha contribuito con 373.000 euro. Tali progetti hanno coinvolto oltre 20.000 studenti, circa 700 dei quali hanno visitato i beni confiscati”.

“Un maggiore coinvolgimento - aggiunge Rontini - del terzo settore, nella promozione della cultura della legalità e nel recupero e gestione dei beni confiscati, potrebbe essere di grande aiuto al contrasto del fenomeno delle infiltrazioni mafiose". La pubblicazione puntuale dell’elenco dei beni immobili confiscati alle mafie "potrebbe portare i Centri servizio del volontariato, e l’intero terzo settore, ad attivarsi allo scopo di costruire progettualità finalizzate a restituirli alla comunità, coinvolgendo le associazioni anche per reperire ulteriori fondi utili al recupero e alla gestione dei beni stessi (i beni immobili sequestrati, dati dell’associazione Libera relativi al gennaio 2013, risultano essere 112, di cui 86 immobili e 26 aziende)”.