rotate-mobile
Politica

Ortazzo-Ortazzino, La Pigna: "Il Pd dice no alla nostra proposta di esproprio. Ci sarà un altro privato"

La Pigna: "I ritardi, i silenzi ma soprattutto le inadempienze del Comune e dell'Ente Parco Delta del Po, hanno portato ad unico risultato: quello di lasciare l'area naturale Ortazzo-Ortazzino in mani private"

"I ritardi,  i silenzi ma soprattutto le inadempienze del Comune e dell'Ente Parco Delta del Po, hanno portato ad unico risultato: quello di lasciare l'area naturale Ortazzo-Ortazzino in mani private", a intervenire sul tema è il gruppo La Pigna. "La colpa grave dell'Ente Parco si riassume nel mancato esercizio del diritto di prelazione sull'area in questione. Mentre per il Comune di Ravenna il vulnus é rappresentato dalla bocciatura della proposta del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi di procedere all'esproprio dell'Oasi naturalistica ad opera dell'Ente Parco Delta del Po di cui Comune di Ravenna e Provincia di Ravenna sono soci".

"In conseguenza di ciò, oggi l'Ortazzo-Ortazzino finirà con ogni probabilità, nelle mani di una nuova proprietà. La data del rogito, infatti, dovrà essere fissata entro e non oltre il 15 marzo, così come dettato dal preliminare di vendita sottoscritto lo scorso 7 settembre, tra la Cpi Real Estate Italy srl e la Gobbino srl (Gruppo Mazzoni).
Il suddetto preliminare stabilisce un importo di vendita complessivo pari a 1.060.000 euro, di cui 200.000 euro già corrisposti prima della firma, e 66.300  euro da corrispondere al momento del rogito alle 2 agenzie di intermediazione immobiliare".

"Non vanno dimenticate, allora, le pesanti responsabilità del sindaco Michele de Pascale, del Pd ravennate e della maggioranza, per la reiterata volontà di non acquisire l'area Ortazzo-Ortazzino - prosegue La Pigna -. Il primo gravissimo errore: nonostante la grave morosità nei confronti del Comune di Ravenna della società inizialmente proprietaria dell'area naturalistica, la Immobiliare Lido di Classe srl in liquidazione, per il mancato versamento di Imu e nonostante la presenza delle risorse a bilancio specificatamente indicate per l'acquisizione, il sindaco de Pascale ha deciso di non procedere con l'acquisizione dell'area, attraverso la procedura di esecuzione tramite il Tribunale di Ravenna".

"La seconda responsabilità: seppur informato per tempo, il sindaco de Pascale insieme al presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, non ha provveduto entro i termini, a stanziare le risorse finanziarie necessarie per consentire all'Ente Parco di esercitare il diritto di prelazione entro la scadenza del 19 gennaio 2023. Se tale diritto fosse stato esercitato sin da subito, non solo il prezzo di acquisto sarebbe stato inferiore a quello attuale ovvero euro 580 000, ma l'intero Ortazzo-Ortazzino sarebbe già di proprietà pubblica. La terza responsabilità: non aver reso pubblico che la data del rogito per il trasferimento della proprietà dell'area Ortazzo-Ortazzino sarà fissata entro il 15 marzo 2024. L'unica iniziativa dall'amministrazione de Pascale è stata quella di aver tentato di esercitare il diritto di riscatto peraltro delle sole aree A e B e ai prezzi della prima vendita. Tentativo miseramente fallito".

"Sulla vicenda Ortazzo-Ortazzino il sindaco de Pascale e il Pd persistono in una linea che non solo non consente di acquisire l'area da parte dell'Ente Parco Delta del Po, ma che addirittura espone lo stesso Ente al concreto rischio di subire, in caso di ricorso al tribunale di Roma di una delle parti,  una pesante condanna al risarcimento dei danni per lite temeraria", conclude la Pigna.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ortazzo-Ortazzino, La Pigna: "Il Pd dice no alla nostra proposta di esproprio. Ci sarà un altro privato"

RavennaToday è in caricamento