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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Naufraga il progetto urbanistico di Fosso Ghiaia, Ancisi (LpRa): "Il piano del Comune è saltato"

Il progetto interessava una superficie totale 151 mila metri quadrati. Il decano dell'opposizione: "Piani concepiti da un’amministrazione comunale scriteriata e irresponsabile"

"Dispiace molto per Fosso Ghiaia, che qualche beneficio di interesse pubblico avrebbe avuto, ma il Piano Urbanistico Attuativo denominato PUA COS 23, che avrebbe occupato i 151 mila metri quadrati delle proprie aree non urbanizzate situate ad ovest della statale Adriatica, non si farà più, prima vittima tra i PUA figli del famigerato Piano Operativo Comunale 2010-2015 ancora sospesi, in corsa spesso affannosa per andare in porto". Sono queste le parole di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna che interviene in seguito al naufragio del progetto di urbanizzazione che riguardava la frazione a sud di Ravenna.

A quanto riferisce Ancisi, il 23 dicembre l’amministrazione comunale, prendendo atto del mancato deposito entro il 30 novembre delle garanzie fideiussorie richieste al soggetto privato attuatore del primo stralcio del progetto, avrebbe infatti dichiarato risolta la convenzione stipulata, rendendo di fatto irrealizzabile anche il secondo stralcio non ancora pianificato. "Cementificare ovunque ettari ed ettari di terreni agricoli riempiendoli di centinaia e centinaia di appartamenti e decine di supermercati è stata una sfida folle - commenta il decano dell'opposizione in Comune - non solo per l’ulteriore degrado ambientale grazie a cui il nostro Comune è ai primi posti in Italia per consumo del suolo, ma anche per le conseguenze sul tessuto economico locale, a cui masse enormi di nuovi appartamenti producono solo scompensi di mercato e disorientamenti, mentre la proliferazione di grandi strutture commerciali non solo affossa i medi e piccoli negozi, ma rischia di far saltare prima o poi anche qualche colosso".

"Il COS 23 avrebbe occupato i terreni agricoli di Fosso Ghiaia aventi come confine la Statale Adriatica ad est, il canale delle Gronde a nord, l’insediamento PEEP ed altre aree agricole ad ovest e la via 2 Agosto 1980 a sud, per una superficie edificabile di oltre 23.500 metri quadrati, di cui oltre 20 mila residenziali, con un numero di abitanti stimato in oltre 650 (sopra il rendering). Diviso in comparto nord (primo stralcio) e in comparto sud (secondo stralcio) - spiega Ancisi . il PUA specifico del primo, approvato dalla giunta comunale il 4 maggio 2021, comprendeva un’area residenziale organizzata in quattro grandi lotti con villette a schiera, ville uni/bifamiliari, case binate e case a blocco, nonché, sulla parte ad est verso la statale Adriatica, un edificio di 1300 metri quadrati e un grande fabbricato composto di due corpi contigui, destinati rispettivamente ad un supermercato di 1000/1200 metri quadrati di vendita e ad una serie di attività con superficie più ridotta, quali pubblici esercizi, negozi di vicinato e attività terziarie".

"La convenzione per l’attuazione di questo primo comparto era già stata stipulata con atto notarile il 10 novembre 2011, ma condizionata al deposito presso l’amministrazione comunale delle garanzie fideiussorie previste dalla convenzione stessa entro il mese stesso, che non c’è stato. Qualcosa non è andato a compimento rispetto forse ad una soluzione attesa? L’impresa è sembrata forse troppo rischiosa? Sta di fatto che il COS 23 non esiste e non esisterà più. Pressoché impossibile che il prossimo Piano Urbanistico Generale (PUG) del Comune di Ravenna, vincolato, con poche motivate eccezioni, al consumo zero del territorio, possa nemmeno immaginarsi una benché ridotta riedizione di questo genere. Chi finora aveva speso e investito risorse proprie non da poco in tale prospettiva edificatoria paga il disastroso POC 2010-2015, confluito in un POC 2016-2021 ancora largamente da vedere, concepiti da un’amministrazione comunale scriteriata e irresponsabile, invano ammonita dai voti fortemente contrari di Lista per Ravenna. Siamo arrivati al si salvi chi può - conclude Ancisi - Attenzione alla sequela di annunci di opere pubbliche che verrebbero a beneficio della città dalla messa in opera di altri PUA in cambio di lottizzazioni spropositate. Il troppo storpia e presenta il conto".

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