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Scintille tra Pd e giunta Bonaccini sul rigassificatore: "Necessari monitoraggi"

I consiglieri dem: "E' fondamentale avere una fotografia aggiornata della situazione che comprenda censimenti quali-quantitativi delle acque della fauna ittica e dei microrganismi"

Scintille tra Pd e giunta Bonaccini sul possibile impatto ambientale del rigassificatore di Ravenna e di eventuali nuove estrazioni in Adriatico. Il consigliere regionale dem Marco Fabbri (ma l'interrogazione è stata firmata anche dalla capogruppo Marcella Zappaterra) ha interpellato oggi la giunta al question time per chiedere maggiori finanziamenti al parco del Delta del Po per il sito di importanza comunitaria (Sic) dell'Alto Adriatico, con l'obiettivo di avviare un monitoraggio straordinario.

"L'area di 31.160 ettari al largo delle coste del delta del Po - ha ricordato Fabbri - è un Sic marino che convive con diverse attività, fra cui il diporto, la pesca a strascico, la mitilicoltura e le attività del poligono militare di Foce Reno. Attualmente queste attività presentano 'interferenze', tra cui alcune presunte e non verificate, come il danneggiamento di vivai di cozze da parte di tartarughe marine il cui monitoraggio è realizzabile con le fototrappole acquatiche utili anche a misurare l'eventuale riconoscimento a carico dei pescatori dei danni da parte della fauna ittica".

Ma soprattutto, ha aggiunto Fabbri, "entro il 2023 verranno attivati ulteriori attività come il rigassificatore di Ravenna e nelle intenzioni del governo è possibile la riattivazione di concessioni di idrocarburi, per cui è fondamentale avere una fotografia aggiornata della situazione che comprenda censimenti quali-quantitativi delle acque della fauna ittica e dei microrganismi.

"Al momento - ha ribattuto però l'assessore Andrea Corsini a nome della giunta - non sono note criticità ed eventuali interferenze nei confronti della conservazione della biodiversità saranno verificate". Fabbri si è dichiarato allora non soddisfatto della risposta: "Delinea attività che già conoscevo. Le attività sono in parte da aggiornare - ribadisce il dem - anche alla luce di nuovi elementi come l'attivazione del rigassificatore e la possibile riattivazione di alcune concessioni legate agli idrocarburi. Le risorse ad oggi sono importanti ma non sufficienti. I monitoraggi sono necessari, per cui sollecito a riprendere in considerazione quanto richiesto". (Dire)

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