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Pallacanestro CSI Romagna: al via l’attività giovanile

Sono circa venti le società che hanno aderito al progetto sportivo del CSI, che fa della serietà e dell’organizzazione i suoi punti di forza

Dopo che il CSI di Ravenna per primo ha avviato nelle passate stagioni l’attività giovanile pallacanestro, quest’anno sfruttando la collaborazione con i comitati di Faenza e Forlì sulla scia del Campionato Romagnolo Open si è creato un progetto ancor più ambizioso e che supera ogni più rosea aspettativa. Sono infatti circa venti le società che hanno aderito al progetto sportivo del CSI, che fa della serietà e dell’organizzazione i suoi punti di forza. Giocano un ruolo fondamentale in questo senso le regole organizzative poco stringenti, che consentono a gruppi eterogenei e tecnicamente a volte “involuti” di poter tuttavia giocare a pallacanestro promuovendo così lo sport di base.

Son dieci le squadre che parteciperanno al campionato Allievi (numero record in assoluto): Junior Basket Ravenna; Junior Basket Ravenna “Piangipane”; Junior Basket Ravenna “Punta Marina”; Oratorio Murialdo; APD E’ Cruseri San Pietro in Vincoli; Basket Club Russi; Basket Lorenzo Zanni Lugo; Scuola Basket Faenza; 3 Colli Brisighella – Modigliana; Gs Riolo Terme. Per quanto riguarda la categoria Ragazzi sono sei le formazioni che si contenderanno la vittoria finale, mentre un piccolo vanto e fiore all’occhiello è invece l’organizzazione del campionato femminile, con quattro squadre partecipanti, e che consente al campionato romagnolo di essere l’unico campionato femminile giovanile CSI a livello nazionale. Confermata anche l’attività minibasket con concentramenti domenicali, e che raccoglie già più di venti adesioni.

«Siamo estremamente soddisfatti: il sentore di una crescita numerica c’era, ma nessuno si immaginava un boom così importante.» - commenta Andrea Lami, Presidente del Comitato CSI di Ravenna che da sempre si muove per lo sviluppo dell’attività giovanile – «È un segnale incoraggiante, perché premia il nostro lavoro e i nostri sacrifici, svolti non per uno scopo di lucro, ma per promuovere l’attività sportiva giovanile. Diverse squadre ci stanno scegliendo come alternativa all’attività federale: questo non può che lusingarci, ma al tempo stesso caricarci di responsabilità.».

«Come ho spesso avuto modo affermare, il CSI non vuole fare concorrenza al mondo federale, ma proporsi come un’alternativa, o meglio una opportunità in più, che dia la possibilità a tutti i ragazzi di potersi confrontare sui campi di gioco.» - commenta Alessandro Bondi, responsabile della Commissione Tecnica Pallacanestro - «Il mondo federale per sua natura impone regole rigide che richiedono l’adesione incondizionata a certi protocolli: come Ente di promozione sportiva invece il CSI si pone come unico obiettivo quello di far giocare i ragazzi, indipendentemente dall’età e soprattutto dalla propria capacità tecnica. Questo non vuol dire che giochiamo senza regole, tutt’altro; vuole semplicemente dire che abbiamo la giusta elasticità per costruire le regole sulle esigenze delle persone e non viceversa. Il contributo del CSI al successo del basket sul nostro territorio è riconosciuto ormai da tutti: CSI e FIP, quindi, non possono che essere forti alleati – ciascuno con le proprie peculiarità e caratteristiche - che lavorano in sincronia per far crescere la questa passione. Credo che questo sia un interesse di tutti: delle società di base, delle famiglie degli enti organizzatori e anche delle società di alto livello.».

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