rotate-mobile
Cronaca

Il 2 Giugno nella Ravenna alluvionata, il sindaco De Pascale: "Vogliamo ricostruire come e meglio di prima"

Dopo l'alluvione le celebrazioni per la Festa della Repubblica in città si svolgono in maniera sobria e ridotta

In seguito all’alluvione che ha colpito la provincia di Ravenna nelle scorse settimane le celebrazioni per la Festa della Repubblica in città si svolgono in maniera sobria e ridotta. Alle 10.30, in piazza del Popolo, la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera e, successivamente la deposizione delle corone alla lapide in onore dei Caduti, per poi dare lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Infine, alle 19, è prevista l’ammainabandiera.

,

Il 2 Giugno a Ravenna (Foto Argnani)

 L’intervento del sindaco Michele de Pascale per la Festa della Repubblica

"Cara Repubblica, auguri per i tuoi 77 anni, io credo non ci sia un’altra zona d’Italia come la Romagna, che ti ha voluto e ti ha amato così tanto. Il contributo di queste terre durante l’esperienza della Repubblica romana, nell’Unità d’Italia, nella lotta al nazifascismo, e poi il contributo determinante il 2 giugno del 1946 per la vittoria della repubblica sulla monarchia; nei nostri municipi ci sono ancora i risultati di quel referendum, di quella scelta che ci ha donato la nostra Repubblica. Ecco cara Repubblica, sono passati tanti anni, oggi la Romagna è ferita e piange le sue vittime, oggi la Romagna ringrazia gli uomini e le donne del nostro territorio e venuti da tutta Italia per salvare tante persone sopravvissute anche grazie a gesti eroici".

Le celebrazioni a Ravenna (Foto di Massimo Argnani)

"Oggi la Romagna ringrazia quanti stanno dando una mano a pulire, a risistemare, ad aggiustare, ma oggi cara Repubblica la Romagna ha tanto bisogno di te, che questa festa di oggi sia un segno di unità. Unità fra le forze politiche, perché questa emergenza sia affrontata a livello nazionale con grande spirito di coesione, unità fra i diversi livelli della Repubblica, costituita dai comuni – quelli grandi con una storia gloriosa come quella di Ravenna, quelli piccoli che in questo momento sono stati devastati e feriti o dalle frane in collina o dalle alluvioni in pianura – dalle province, dalle regioni, dallo Stato, e anche da tutti gli altri luoghi in cui la Repubblica vive: perché il cuore della Repubblica batte in chi in questi giorni ha fatto la propria parte da singolo cittadino, batte nelle associazioni di volontariato e in chiunque si sia messo a disposizione. La Romagna chiede poco rispetto a quello che ha dato in tanti anni di vita della Repubblica, chiede che chi ha avuto danni, siano famiglie o imprese, possa ripartire e possa essere messo nella condizione di essere di nuovo in piedi con le proprie gambe, perché le famiglie e le imprese romagnole quando saranno nuovo in piedi cammineranno da sole con la forza e la determinazione di questa terra; poi la Romagna chiede di poter ricostruire come prima e meglio di prima, perché questa terra torni sia ad essere bella com’era fino a pochi giorni fa, ma anche più sicura e più forte per difendersi dall’acqua e dalle frane. Cara Repubblica da 77 anni questa comunità ti sostiene ed è al tuo fianco nelle sfide, ora ti vogliamo vicina come siamo stati noi vicini a te in questi 77 anni".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il 2 Giugno nella Ravenna alluvionata, il sindaco De Pascale: "Vogliamo ricostruire come e meglio di prima"

RavennaToday è in caricamento