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Cronaca

249esimo anniversario della Guardia di Finanza: un anno impegnativo tra alluvione, droga, sequestri e caporalato

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023 la Guardia di Finanza di Ravenna ha eseguito in totale 5.439 interventi operativi e 455 indagini delegate dalla Magistratura ordinaria e contabile in tutti gli obiettivi strategici della missione istituzionale del Corpo

Questa mattina presso la caserma “Fin. Pierino Chierici” in via Galla Placidia la Guardia di Finanza di Ravenna ha celebrato il 249esimo anniversario della fondazione del Corpo. A causa dei drammatici eventi alluvionali che hanno colpito l’intero territorio provinciale e nel doveroso rispetto delle vittime civili, la manifestazione è stata limitata alla sola deposizione di una corona di alloro presso la stele commemorativa in onore ai Caduti della Guardia di Finanza. Alla cerimonia hanno presenziato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, il Presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, il Vescovo di Ravenna, un rappresentante della magistratura locale, i vertici provinciali delle Forze Armate e di Polizia, nonché una ridotta rappresentanza del personale del Corpo, di ogni ordine e grado.

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Il bilancio dell'ultimo anno

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023 la Guardia di Finanza di Ravenna ha eseguito in totale 5.439 interventi operativi e 455 indagini delegate dalla Magistratura ordinaria e contabile in tutti gli obiettivi strategici della missione istituzionale del Corpo.

Lotta all'evasione e alle frodi fiscali e doganali

In questo ambito operativo, gli sforzi operativi si sono concentrati nella repressione delle frodi e dei fenomeni criminali più gravi e pericolosi.  In provincia di Ravenna sono stati infatti denunciati 132 responsabili per reati fiscali. Il valore dei beni sequestrati agli indagati è stato di circa 2 milioni di euro e sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 38 milioni di euro. Con riferimento al contrasto all’economia sommersa, sono stati individuati 75 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), anche grazie alle 16 indagini finanziarie attivate nei confronti di 29 soggetti, che hanno complessivamente permesso la ricostruzione di flussi finanziari in evasione d’imposta per oltre 24 milioni di euro. Complessivamente la base imponibile netta per le imposte dirette sottratta e recuperata a tassazione è stata di oltre 66 milioni di euro, mentre grazie ai 48 interventi in materia antifrode è stata accertata IVA evasa per oltre 25 milioni di euro. Proposta la chiusura d’ufficio di 15 partite iva utilizzate in condotte fraudolente.

Sono stati svolti inoltre 115 interventi per l’indebita compensazione di crediti d’imposta fittizi, che hanno permesso di accertare compensazione di crediti inesistenti o non spettanti per un valore di circa 3 milioni di euro. Nell’ambito del contrasto del sommerso da lavoro sono stati verbalizzati 200 datori di lavoro per aver impiegato 3.855 lavoratori irregolari, di cui ben 103 completamente “in nero”. Sei soggetti sono stati anche denunciati per caporalato. Con riguardo all’attività di polizia doganale sono stati eseguiti 1.016 interventi e 392 visite doganali, accertando l’evasione di tributi per circa 9 milioni di euro.

Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica è continuato uno sforzo operativo di carattere straordinario, incrementando ulteriormente le risorse destinate ad evitare che le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione per il sostegno di imprese e famiglie in difficoltà finanziaria a causa della crisi pandemica e quindi le ulteriori risorse straordinarie messe in campo nell’ambito del Pnrr potessero essere distolte a favore di soggetti non aventi titolo. Complessivamente nel settore della tutela della spesa pubblica sono stati svolti 341 controlli, alcuni dei quali su delega della Corte dei Conti.

In tema di illecita percezione della spesa pubblica nazionale e locale sono stati verbalizzati 131 soggetti, di cui 57 denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver indebitamente percepito sussidi e contributi vari per oltre 10,5 milioni di euro. Sono stati inoltre sequestrati beni per oltre 1,8 milioni di euro. Sono stati poi denunciati 5 soggetti per aver illecitamente ottenuto contributi Covid a fondo perduto ed altri 41 soggetti per aver distratto a fini personali somme complessivamente pari a 1,8 milioni di euro dei finanziamenti Covid agevolati ed assistiti da garanzia pubblica elargiti per la ripresa delle attività economiche in crisi. 

Con specifico riguardo al settore delle frodi in materia previdenziale, anche grazie alla collaborazione con la Direzione Provinciale Inps, sono stati denunciati 152 soggetti e sono state avanzate proposte di sequestro di beni nella disponibilità degli indagati per oltre 7 milioni di euro. Sono stati poi eseguiti 140 controlli sulla regolarità della percezione di sussidi, contributi e altre prestazioni sociali agevolate, di cui il 30% è risultato irregolare, tra cui 36 illeciti percettori del reddito di cittadinanza con un danno accertato per le casse pubbliche di 270 mila euro. Sono stati infine segnalati alla Magistratura contabile 26 soggetti per un danno erariale stimato in oltre 11 milioni di euro.

Contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza è stata orientata prioritariamente in chiave preventiva, per contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria nel contesto economico locale. Tale attività rimane d’altra parte di rilevanza assoluta anche nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico-finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale e dell’impiego delle ingentissime risorse del Pnrr.

Con riguardo all’attività a contrato del riciclaggio e del reimpiego di capitali illeciti nell’economia sana, le Fiamme Gialle di Ravenna hanno proceduto all’approfondimento di 277 segnalazioni di operazioni sospette da cui sono scaturite numerose indagini e accertamenti mirati.  Sono stati eseguiti inoltre 4 controlli nei confronti di professionisti assoggettati agli obblighi antiriciclaggio e altri 6 controlli sono stati conclusi nei confronti di money transfer e compro oro verbalizzando amministrativamente complessivamente 7 soggetti. Sono state poi sviluppate 29 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 51 persone per aver commesso il reato di riciclaggio e/o autoriciclaggio per capitali pari a 36 milioni di euro. Sono stati sequestrati cautelativamente beni ancora nella disponibilità degli indagati per circa 1,3 milioni di euro.

Per quanto riguarda la responsabilità amministrativa degli Enti per i reati commessi a loro vantaggio sono stati eseguiti 32 interventi, segnalando 153 società all’Autorità Giudiziaria nei confronti delle quali sono stati operati sequestri per un valore di oltre 2 milioni di euro. Con riguardo invece alla criminalità economica, e, in particolare, ai reati fallimentari ed alle condotte illecite conseguenti alle crisi d’impresa, sono stati eseguiti 19 interventi nei confronti di 69 soggetti, di cui 62 sono stati denunciati a piede libero. Il valore delle distrazioni accertate ammonta a 268 milioni di euro. Per quanto concerne i reati societari, commessi nell’esercizio di un’attività di impresa, sono stati eseguiti 5 interventi e verbalizzati 27 soggetti, tutti denunciati a piede libero, accusati di aver falsificato i bilanci di primarie imprese economiche in crisi aziendale, per un totale complessivo di oltre 400 milioni di euro. Nei loro confronti sono stati operati sequestri per un valore di oltre 8 milioni di euro.  

Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati effettuati 97 accertamenti patrimoniali nei confronti di 191 soggetti ed ammonta a circa 250 mila euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Già sequestrati e/o confiscati invece beni per un valore complessivo di 900 mila euro. Gli accertamenti relativi al rilascio della documentazione antimafia su richiesta dei Prefetti sono stati 398. L’azione a tutela del mercato dei beni e dei servizi si è realizzata mediante l’esecuzione di 75 interventi, riguardanti la lotta alla contraffazione, nell’ambito dei quali sono stati denunciati 19 soggetti sottoponendo a sequestro 14.440 oggetti di varia natura, e 26 interventi, in materia di tutela del Made in Italy, che hanno portato alla denuncia di 5 responsabili e permesso di sequestrare oltre 65 mila chilogrammi di mosto d’uva e oltre 8 milioni di litri di vino di origine non certificata;

Particolare attenzione è stata, infine, riservata alla sicurezza dei prodotti, attraverso l’esecuzione di 57 interventi, anche in ambito portuale, che si sono conclusi con il sequestro di circa 80 mila prodotti. Continuo l’impegno delle unità cinofile antidroga delle Fiamme Gialle ravennati nel contrasto ai traffici di sostanze stupefacenti. Nel complesso sono stati effettuati 120 interventi, verbalizzando 143 soggetti, di cui 53 denunciati a piede libero e 11 arrestati, e sono stati sequestrati oltre 38 kg di sostanze stupefacenti, di cui oltre 26 kg tra cocaina ed eroina e oltre 12 Kg tra hashish e marijuana.

Controllo del territorio e soccorso e assistenza alla popolazione alluvionata

I Reparti della Guardia di Finanza di Ravenna hanno continuato a concorrere, anche attraverso il quotidiano impiego dei “Baschi Verdi” della Sezione “Anti Terrorismo e Pronto Impiego”, al controllo del territorio dell’intera provincia con 8.147 interventi eseguiti.  Durante i giorni dell’emergenza alluvionale che ha colpito nello scorso mese di maggio l’intera Provincia di Ravenna, sono stati quotidianamente impiegati più di 100 militari nelle operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione, nonché in servizi mirati antisciacallaggio. Oltre alle pattuglie messe in campo dai Reparti territoriali ravennati sono giunti in rinforzo da altre Regioni d’Italia 5 nuclei sommozzatori (per un totale di 25 specializzati), diverse aliquote di militari ATPI e 2 equipaggi elicotteristi con a bordo specialisti del soccorso in forza alle Sezioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Contrasto ai traffici illeciti via mare

Per il contrasto ai traffici illeciti via mare, la Sezione Operativa Navale di Marina di Ravenna, dipendente dal Reparto Operativo Aeronavale di Rimini, ha effettuato 421 missioni, controllando 405 imbarcazioni e constatando 157 violazioni di natura amministrativa, sono inoltre state sottoposte a sequestro 3 imbarcazioni.

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