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Cronaca

Al via i test per il primo deposito di Gnl italiano al Porto di Ravenna

Sono iniziate la operazioni propedeutiche all’ingresso in attività vero e proprio, programmato per fine ottobre, del Gnl di Ravenna

Diventa operativo, con l’avvio dei test, il primo deposito di gas naturale liquefatto (Gnl) operativo in Italia. A ospitarlo è il porto di Ravenna dove, con l'arrivo della nave di Edison "Ravenna Knutsen", proveniente dal porto di Barcellona, sono iniziate la operazioni propedeutiche all’ingresso in attività vero e proprio, programmato per fine ottobre, del Gnl di Ravenna. La nave, prelevato il primo carico di Gnl presso l’impianto Enagás di Barcellona, ha attraccato alla banchina antistante il deposito costiero del porto ravennate, dando avvio alle operazioni controllate di riempimento dei serbatori.

Al via i test per il primo Gnl italiano a Ravenna

A commissionare l’intervento la “Depositi Italiani Gnl”, controllata al 51% da Pir, la Petrolifera Italo Rumena della famiglia bolognese Ottolenghi, gruppo che fornisce servizi logistici di stoccaggio e movimentazione di prodotti chimici e petroliferi e commercia prodotti petroliferi. A completare la compagine societaria per il 30% Edison e per il 19% Scale Gas Solutions (del gruppo spagnolo Enagás). Con l’impianto DIG a Ravenna, Edison avvia in Italia la prima catena logistica integrata di "Gnl small scale" (impianti di gas naturale liquefatto su piccola scala), con un piano di sviluppo della mobilità sostenibile sia via terra che via mare. L’operazione conferma l’impegno di Edison verso la decarbonizzazione anche nel settore dei trasporti, in linea con gli obiettivi europei. Il Gnl, infatti, rispetto ai combustibili tradizionali, è in grado di eliminare totalmente le emissioni di ossido di zolfo (SOX) e di polveri sottili (PM), l'80-90% delle emissioni di ossido di azoto (NOX) e di abbattere di circa il 20 % quelle di anidride carbonica (CO2).

Il nuovo deposito di Ravenna ha comportato un investimento di circa 100 milioni di euro. Avrà una capacità di movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas e una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi. Si tratta del primo deposito Gnl attivo nei confini dell’Italia continentale.  Il progetto ingegneristico del deposito, così come come la sua realizzazione, è stata eseguita da Edison. I lavori, nei quali è stata impegnata Rcm Costruzioni, hanno impiegato in totale un migliaio di persone, di cui 400 progettisti da 60 diverse imprese. Il contributo dell’azienda ha riguardato il 100% delle opere civili e l’adeguamento dell’originaria banchina così detta Enel sud, risalente al 1966, a Porto Corsini di Ravenna, tra la Bunge Spa e il tratto prospiciente la Centrale Enel Teodora. Un intervento, quest’ultimo, indispensabile per consentire l’attracco delle navi gasiere e dalle relative strutture di carico/scarico di gas naturale liquefatto.

"L'avvio renderà disponibile l'alimentazione di camion e traghetti abbattendo fonti di inquinamento nei trasporti e aiutando la competitività del nostro porto - sottolinea Giannantonio Mingozzi, candidato dell'Edera - Come repubblicani abbiamo sostenuto il progetto nelle istituzioni e nei confronti pubblici; in materia di energia e di miglioramenti tecnologici delle imprese ravennati saremo sempre in prima fila a difendere aziende e occupazione, con le massime garanzie fornite in materia di sicurezza delle operazioni e dei trasporti, consapevoli che lo sviluppo delle attività industriali e portuali con i miglioramenti che comportano determinano garanzie di lavoro e benessere per migliaia di famiglie ravennati".

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