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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Ancisi: "Imu sulle fasce deboli, sospendere l'approvazione del bilancio"

Il governo ha approvato modifiche che autorizzano i Comuni ad alleggerire le aliquote Imu per diverse fasce "deboli" di contribuenti. Per questo Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna chiede ddi rinviare il voto sul bilancio comunale

Il governo ha approvato modifiche che autorizzano i Comuni ad alleggerire le aliquote Imu per diverse fasce “deboli” di contribuenti. Per questo Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna chiede di raccogliere anche alcuni esempi virtuosi dei comuni vicini e di rinviare il voto sul bilancio  comunale, che contiene anche le aliquote dei nuovi tributi.

Dice Ancisi: “Giovedì, il consiglio comunale dovrebbe votare il bilancio del Comune per il 2012, dopo aver votato il regolamento per l’applicazione dell’IMU e la relativa determinazione delle aliquote e detrazioni. I gruppi di opposizione, chi più chi meno, con strade diverse, hanno avanzato proposte ragionevoli, tecnicamente ammissibili, per ridurre l’impatto esorbitante che la nuova tassa sugli immobili produrrà su molti piccoli contribuenti, e che talune scelte discutibili dell’amministrazione comunale hanno aggravato. Rispetto ad ogni proposta correttiva, la maggioranza non pare però aver inteso ragioni, blindando la manovra formulata dalla giunta comunale”.

Tuttavia, è di oggi, però, la notizia secondo cui il governo ha deciso di dare ai Comuni la possibilità di ridurre il carico dell’IMU su talune fasce “deboli” di contribuenti (per alloggi in uso gratuito a familiari, per l’alloggio in proprietà di anziani residenti in case protette…). “Ritengo dunque necessario, e lo proporrò domani, il rinvio delle votazioni, per dare modo alla giunta comunale di raccogliere, doverosamente, l’assist del governo”, dice Ancisi.

“Con l’occasione si potranno anche valutare, al riguardo, i comportamenti virtuosi di altri comuni della provincia, alla luce delle notizie con cui è stato possibile conoscere le scelte adottate sull’IMU, o perché già deliberate (Lugo e Cervia), o perché conosciute in via ufficiosa (Russi, Alfonsine, Faenza, Casola Valsenio). Mi riferisco, appunto, alle abitazioni date in uso gratuito a familiari (circa 9 mila casi), a quelle affittate a canone concordato e a quelle degli anziani ricoverati nelle case protette. Secondo la giunta comunale di Ravenna avrebbero dovuto essere obbligatoriamente classificate come seconde case, sulle quali ha imposto l’aliquota massima del 10,6 per mille. Non così hanno fatto altri comuni della provincia, anche distaccandosi dall’aliquota seconde case. Dalla difformità e varietà dei comportamenti, possiamo estrarre alcuni confronti”.

Questo il quadro rilevato da Ancisi:

ALIQUOTE SULLE ABITAZIONI IN USO GRATUITO AI  FAMILIARI (per mille):
Ravenna 10,6; Cervia 7,6; Russi 6,6; Alfonsine 8,6; Faenza 9,3; Casola Valsenio 9,0.

ALIQUOTE SULLE ABITAZIONI AFFITTATE A CANONE CONCORDATO:
Ravenna 10,6; Russi 6,6; Lugo 8,6.

ALIQUOTE SULLE ABITAZIONI DI ANZIANI RESIDENTI IN CASE PROTETTE:
Ravenna 10,6; Cervia 4,0 (considerata come prima casa).

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