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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Animali spiaggiati sulla costa ravennate: il centro ricerche di Marina si occuperà del monitoraggio

Approvata dalla Giunta una convenzione con il Cestha del valore di 60 mila euro per tre anni. Il centro ricerche intanto festeggia il suo decennale

Lo scorso martedì la Giunta di Ravenna ha approvato la stipula di una convenzione con l’associazione Cestha per il monitoraggio della fauna marina e degli spiaggiamenti lungo il tratto di costa ravennate. Un documento che va incontro alle esigenze di gestione degli esemplari spiaggiati, ma che prevede anche l’attuazione di progetti e laboratori in coordinamento e su richiesta del Ceas. La convenzione sarà valida per il triennio 2024-2026 e prevede un rimborso di 60mila euro complessivi a favore dell'associazione che dirige il centro ricerche con sede a Marina di Ravenna.

Un provvedimento che guarda alla "salvaguardia delle tartarughe marine", ma anche di altre specie, considerando "il fenomeno degli spiaggiamenti di fauna marina in alto Adriatico, in alcuni casi di esemplari vivi, che necessitano di essere gestiti da personale con specifiche competenze e dotato di particolari attrezzature, sia per il trasporto che per la degenza". In questo contesto il Cestha (Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat) è infatti indicato come Centro di primo soccorso competente per il tratto di costa che va da Foce fiume Reno al confine con Cesenatico. Già dal 2016 il centro di Marina si occupa del monitoraggio della fauna marina e degli spiaggiamenti, i cui casi principali di intervento riguardano "le tartarughe marine, i cetacei ed i trigoni viola".

Si tratta dunque di una conferma per il Cestha, che quest'anno festeggia il suo decennale. Nato in una piccola stanza della sede della pro loco di Casal Borsetti nel 2014 con un progetto di tutela dei cavallucci marini, che ne disegnano anche il logo, è oggi un'eccellenza della ricerca marina nazionale, con decine di progetti realizzati. Tra le principali iniziative avviate ci sono il progetto di ripopolamento delle seppie, le attività didattiche nelle scuole e le ricerche sui siti di riproduzione degli squali grigi al largo della costa Emiliano Romagnola. per quanto riguarda invece la tutela delle tartarughe marine, il Cestha in questi anni è giunto a realizzare presso il vecchio mercato del pesce di Marina un centro recupero tra i più grandi d'Europa. 

"Tutto questo è stato possibile grazie allo sviluppo di una sinergia con la città - spiega la biologa marina Sara Segati, fondatrice della struttura - moltissime sono le realtà private e pubbliche che ci hanno concesso la possibilità di sviluppare le nostre idee, poi divenute progetti di successo e la nostra riconoscenza va a tutti loro. Le celebrazioni le avvieremo a partire dai mesi primaverili e stiamo strutturando un fitto programma di iniziative per ricambiare con la cittadinanza e quindi con la località di Marina di Ravenna e con la città di Ravenna il supporto e la stima ricevuta in tutti questi anni".

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