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Cronaca Faenza

Attacco incendiario, molotov contro l'abitazione del presidente della Provincia Claudio Casadio

Atto intimidatorio contro il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Ignoti nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì hanno lanciato delle molotov contro l'abitazione di Casadio, a Faenza

Atto intimidatorio contro il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Ignoti nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì hanno lanciato delle molotov contro l'abitazione di Casadio, a Faenza. Nella circostanza è rimasta danneggiata un'auto, che si trovava parcheggiata nel vialetto interno al cortile dell'abitazione. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri, che hanno avviato le indagini del caso.

GLI ATTACCHI - Gli attacchi sarebbero stati due: il primo poco prima dell'una, quando è andata in fiamme l’auto parcheggiata; il secondo intorno alle 3, quando sono state lanciate alcune bottiglie al portoncino d’ingresso dell’abitazione. Nessuna conseguenza fisica per Casadio e per la sua famiglia. Casadio, che era appena tornato da Ravenna dove era stato a un concerto, ha pensato a un guasto del motore. Ma dopo le 3 i vigili del fuoco sono dovuti tornare, questa volta per tre molotov lanciate contro il portone. Le fiamme hanno distrutto la tenda di ingresso. A quel punto sono stati allertati anche carabinieri e polizia. Sul posto per tutta la notte è rimasta una pattuglia: recuperati cocci di bottiglia da birra. Al vaglio testimonianze circa un paio di incappucciati visti allontanarsi.

Attentato al presidente della Provincia (foto Massimo Argnani)

LE IPOTESI - Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti per risalire ai responsabili dell'attentato incendiario. Tra queste anche il gesto vandalico messo in atto da elementi slegati da particolari movimenti di protesta. Le molotov lanciate contro il portone del resto erano confezionate in bottiglie di birra, particolare che potrebbe denotare una preparazione non specifica in materia. Mentre appare più complessa la prima azione, quella attuata contro l'auto. Casadio ha spiegato che si è trattato di "un fulmine a ciel sereno" e che "non c'é alcuna ipotesi da scartare. Spero che i responsabili siano scoperti al più presto". Per il procuratore capo della direzione distrettuale antimafia Roberto Alfonso, non ci sono elementi che fanno pensare alla criminalità organizzata. Non ci sarebbe nessun atto o delibera della Provincia a far pensare a eventuali ritorsioni contro Casadio o la sua amministrazione.

PREFETTURA - Venerdì si è svolta una riunione in Prefettura per fare il punto della situazione sicurezza a Faenza. In una nota viene evidenziato come "tutte le Istituzioni hanno manifestato la propria vicinanza la Presidente Claudio Casadio e alla sua famiglia per il gesto intimidatorio che l'ha colpita. In particolare le forze dell'ordine hanno assicurato il massimo impegno nell'attività investigativa rivolta ad individuare i responsabili di tale grave fatto crimonoso".

MALPEZZI - Attraverso la propria pagina di Facebook, il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, parla di "grave atto vandalico intimidatorio". Malpezzi è stato svegliato nel cuore della nottata dal Prefetto Bruno Corda: l'abitazione del primo cittadino per motivi cautelativa è stata piantonata da una Volante del Commissariato di Polizia.

"Nello stringermi attorno alla famiglia Casadio in questo momento difficile e complicato, ringrazio tutti i "Servitori dello Stato" (un termine una volta usato in senso dispregiativo dai terroristi e che io invece ritengo un onore poter portare)", evidenzia Malpezzi, il quale invita inoltre ad abbassare "i toni della polemica politica. Di problemi ne abbiamo già abbastanza, per procurarcene degli altri". Quindi invita tutti a non farsi "prendere dalla paura e dalla strategia del terrore".

ERRANI, MATTEUCCI, MINGOZZI E DI MAIO - L'attentato è stato condannato anche dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, che parla di "assalto criminale di gravità inaudita, che turba profondamente la nostra comunità". Un attacco condannato anche dal presidente della Regione, Vasco Errani, e dal vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi. (LEGGI LA NOTIZIA). Ferma condanna anche da Forlì con il sindaco Roberto Balzani, il presidente della Provincia Massimo Bulbi e il parlamentare forlivese, Marco Di Maio.

LEGA - "Solidarietà a Claudio Casadio, Presidente della Provincia di Ravenna, fato oggetto di un atto intimidatorio e condanna nei confronti di chi, con fare mafioso, vuole intimidire la politica e le istituzioni, non solo con le molotov, ma anche con certe parole da psicopatici che a volte fanno, se mai fosse possibile, ancora più danni", afferma Gianluca Pini, onorevole e Segretario romagnolo della Lega Nord.

PDL - "L’incredibile intimidazione occorsa al Presidente della Provincia Claudio Casadio è un segnale bruttissimo del clima che si respira in questo paese e persino in un territorio tutto sommato solido come il nostro - affermano Alberto Ancarani e Paolo Savelli del Pdl -. A lui e alla sua famiglia va l’assoluta solidarietà di tutto il Pdl della Provincia di Ravenna che condanna il gesto e auspica che i responsabili vengano con solerzia assicurati alla giustizia". (LEGGI LA NOTIZIA)

PD - Il gruppo consiliare provinciale del Partito democratico "è vicino al presidente della Giunta provinciale, Claudio Casadio, dopo l’incredibile atto criminale che si è verificato nella notte fra giovedì a venerdì. I consiglieri del Pd gli esprimono i più vivi sentimenti di solidarietà, certi che le forze dell’ordine si impegneranno come sempre per ricostruire la dinamica di quanto è avvenuto. Il duplice attacco messo a segno in tempi diversi, fa sospettare un proposito criminale gravissimo, nei confronti di un amministratore, e un politico, di assoluto rigore morale, sempre in prima fila nelle battaglie civili e democratiche".

Anche il Pd di Castel Bolognese esprime la sua solidarietà a Casadio: "Non vi sono parole sufficientemente adeguate per esprimere lo sdegno e la rabbia per questo folle e vile attentato". Il Circolo Pd Veniero Lombardi "esprime la massima solidarietà personale prima ancora che politica all’intera famiglia Casadio, vittima di un episodio grave ed increscioso. Atti del genere meritano una ferma condanna e rappresentano un fatto grave di fronte al quale non si può rimanere indifferenti. Sono gesti inaccettabili sotto ogni punto di vista, a cui non si deve cercare di dare la minima giustificazione. Perché giustificazioni non ne esistono". (LEGGI LA NOTIZIA)

PD FAENZA - ''Esprimo a nome mio e di tutto il Pd di Faenza la mia solidarietà e vicinanza a Claudio Casadio e alla sua famiglia per i gravi atti incediari di cui è stato vittima questa notte. Chiedo alle forze dell'ordine di fare luce sui fatti accaduti e di individuare i responsabili. Ma questo non basta. Si sono oltrepassati i limiti della civile convivenza all'interno della nostra comunità - Savino Dalmonte, segretario comunale Pd Faenza -. Occorre una ferma reazione civile e politica, perchè non è stato semplicemente un atto vandalico o intimidatorio. Colpire personalmente Claudio Casadio ha un significato simbolico: significa voler minare le basi su cui abbiamo costruito la nostra società, e cioè il confronto e il dialogo aperto con tutti, la partecipazione a spazi di discussione in cui ogni posizioni sia legittima e rappresenti un pezzo della nostra società''.

Dalmonte sottolinea che "la violenza, da chiunque praticata nei confronti di chiunque, è sempre una sconfitta, un tentativo di imporre logiche di forza contro la persona. Ecco perchè parlo di reazione civile e politica: tutti oggi dobbiamo dare un segnale di condanna nei confronti di gesti violenti contro chi ha responsabilità politiche ed istituzionali. Al tempo stesso dobbiamo impegnarci perchè la società civile sia voce di tutte le espressioni presenti nella nostra comunità ed il mondo politico e le istituzioni sappiano interpretare queste istanze e guidare le proprie scelte alla luce di un ritrovato patto di cittadinanza".

PRI - Anche il PRI di Ravenna esprime la propria totale solidarietà a Casadio "per l’ignobile attentato intimidatorio che è stato compiuto contro la sua casa a Faenza. Si tratta di un atto orribile, violento e becero che nulla ha a che fare con la politica. In momenti così difficili per la vita del Paese, questo è un gesto inaccettabile, che colpisce al cuore la società ravennate, senza divisioni politiche, sociali, civili, di sorta". "Non ci sono parole - sottolinea Eugenio Fusignani, della direzione provinciale dell'Edera -. Solo amarezza e ferma condanna nei confronti di un atto tanto vigliacco quanto ignobile. Si può essere d'accordo o meno con le posizioni espresse da Claudio Casadio o con le politiche della sua amministrazione, ma il diritto di critica e di dissenso, ancorchè aspramente nei toni e duri nei contenuti, devono essere esercitati con gli strumenti che la politica offre. E nella nostra Democrazia, per fortuna, questi strumenti sono tanti, forti ed efficaci. Sono segnali inquietanti che fanno riflettere sulla china che sta prendendo la lotta politica. Una deriva che non può degenerare in atti di intimidazione terroristico-mafiosa, che lo stato di crisi in cui versa il Paese e noi cittadini, non può assolutamente concepire né tantomeno giiustificare. Come cittadino, ancor prima che Repubblicano, sono preoccupato e, soprattutto, sono vicino al Presidente Claudio Casadio e alla sua famiglia".

BASSA ROMAGNA - "Sorpresa e grande preoccupazione": questa la prima reazione del Sindaco  Raffaele Cortesi nell'apprendere la notizia dell'attentato al Presidente della Provincia Claudio Casadio. "Sorpresa perchè un fatto del genere rimanda con la memoria ad un drammatico periodo storico del nostro Paese che si credeva superato per sempre e di cui non si riscontrano, pur nelle difficoltà della situazione attuale, possibili parallelismi - evidenzia Cortesi -. Forte preoccupazione perchè si tratta di un atto vile e inquietante che richiede una risposta ferma, unitaria e responsabile da parte di tutte le istituzioni, delle forze politiche e della società civile.

"Per queste ragioni esprimo, in primo luogo, a Claudio la mia solidarietà, assieme a quella di tutti i Sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - continua Cortesi -. Solidarietà e vicinanza che che si unisce ad una richiesta di immediato intervento delle forze dell'ordine affinchè siano individuati i responsabili di questo grave atto e siano rapidamente assicurati alla giustizia. Al tempo stesso ritengo necessaria una risposta ferma, responsabile e unitaria delle forze politiche e sociali del nostro territorio affinchè siano respinti sul nascere tali gravi eventi.

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