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Cronaca

Bonaccini sul cantiere del nuovo ponte Teodorico, un lavoro da 9 milioni di euro

L'opera, che rientra nel progetto dell'hub portuale, scavalcherà il fascio di binari della stazione centrale, sarà ad arco, con un'unica campata di 56 metri di ampiezza

Cresce l'economia portuale, si libera la stazione ferroviaria di Ravenna da una buona parte del traffico merci e si riqualifica un'area a ridosso del centro storico. Sono partiti in questi giorni i lavori per il rifacimento del ponte Teodorico, il cavalca-ferrovia che sovrasta i binari delle linee Bologna-Ravenna e Ferrara-Ravenna e collega la zona della Darsena al centro città. Il nuovo ponte, del costo di 9 milioni di euro, scavalcherà il fascio di binari della stazione centrale, sarà ad arco, con un'unica campata di 56 metri di ampiezza: dimensioni che consentono di far transitare sui binari sottostanti i treni che trasportano i container di ultima generazione e i rimorchi dei camion, le cosiddette "autostrade viaggianti". L'opera rientra nel potenziamento dell'hub portuale di Ravenna che Rete ferroviaria italiana realizza per quasi 74 milioni, uno degli investimenti più consistenti tra gli scali marittimi. Strategica per lo sviluppo del Porto di Ravenna sarà infatti la realizzazione delle nuove stazioni merci sinistra e destra Candiano, che avvicineranno la destinazione dei treni merci alle aree di carico e scarico interne al comprensorio portuale, evitando lo stop intermedio nella stazione ferroviaria di Ravenna che potrà così finalmente dire addio allo scalo merci in area urbana. "Un intervento per potenziare un hub strategico per l'Italia e primo punto di approdo delle merci importate in Emilia-Romagna", sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, oggi durante il sopralluogo ai cantieri del Ponte Teodorico assieme al sindaco Michele Da Pascale, all'assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini, e ai vertici di Rfi.

Bonaccini sul cantiere del nuovo ponte Teodorico (Foto Argnani)

"Un'infrastruttura pubblica fondamentale per la competitività e l'attrattività del territorio, e quindi per la nostra economia e le nostre imprese - prosegue - e un'opera che libera una parte importante della città migliorandone la vivibilità e riducendo l'interferenza delle linee ferroviarie con la viabilità urbana. Una scelta che guarda alla sostenibilità, al trasporto su ferro e non su gomma e alla riqualificazione degli spazi, contribuendo a rimettere in modo l'economia attraverso la leva degli investimenti pubblici, fondamentale per la ripartenza. Continuiamo quindi a fare squadra con enti locali, territori e partner privati perché si possa tornare a crescere e creare occupazione di qualità", chiude Bonaccini. "Seguendo le indicazioni dell'Unione europea - aggiunge Corsini - intendiamo favorire sempre più il potenziamento della multi-modalità basata su ferrovie, vie navigabili interne e infrastrutture marittime. Insieme a Rfi, alla città di Ravenna e all'Autorità del Sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale abbiamo sostenuto l'intera fase di analisi e progettazione degli interventi, grazie a un protocollo d'intesa sullo sviluppo di quello che per noi è un punto di snodo nevralgico dell'economia regionale".

"E' un investimento molto importante per diversi motivi, mettiamo in sicurezza il ponte che aveva bisogno di interventi, favoriamo la crescita dell'economia portuale potenziando il porto e riqualifichiamo l'intera zona con un intervento di valore - spiega il sindaco De Pascale -.Si tratta del primo step che va nella direzione di incrementare e ottimizzare il traffico commerciale su ferro e migliorare la circolazione, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo dello scalo portuale di Ravenna, che riveste un ruolo fondamentale in termini regionali, nazionali e internazionali, non può prescindere dal potenziamento delle infrastrutture al suo servizio". "Nella stessa direzione - prosegue - vanno anche gli altri interventi contenuti negli accordi sottoscritti con Rfi, Regione Emilia-Romagna e Autorità portuale che permetteranno di deviare traffico merci dalla stazione favorendo così il potenziamento del traffico passeggeri. Fin da subito - chiude il primo cittadino - ci siamo impegnati per rendere Ravenna sempre più connessa dal punto vista ferroviario, implementando i collegamenti, riducendo tempi percorrenza e aumentando il numero delle corse per pendolari e turisti".

Nello scalo, 3 milioni e 500 mila tonnellate delle merci movimentate (26,5 in totale) viaggiano su rotaia, per un passaggio di oltre 7mila treni, dati che lo collocano tra i primi in Italia per traffico ferroviario: una crescita costante della domanda di trasporto su ferro, da e per l'area portuale, e un aumento della movimentazione sullo scalo merci della stazione ferroviaria. Nel 2015 è stato siglato un accordo fra Gruppo Fs Italiane, Comune di Ravenna, Autorità Portuale e Regione Emilia-Romagna per la realizzazione di interventi migliorativi dell'accessibilità ferroviaria del Porto di Ravenna seguito, nel 2017 da un accordo specifico proprio per lo sviluppo del nodo ferroviario di Ravenna e il rafforzamento del traffico merci. Con lo sblocco dei fondi per il potenziamento dello scalo, Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha stanziato 47,7 milioni di euro destinati a lavori sulle due linee ferroviarie a sinistra e a destra del canale Candiano. Stanziamento che si aggiunge a quello di 25,9 milioni di euro per cantieri che si chiuderanno in gran parte entro l'anno, per una cifra complessiva di 73,6 milioni di euro.

Valutate le condizioni complessive dell'attuale infrastruttura che sconsigliavano un ampliamento delle arcate, Rfi ha stanziato oltre 9 milioni di euro per un nuovo ponte stradale ad arco con trave a via inferiore, caratterizzato da un'unica campata di 56 metri di ampiezza e un impalcato lungo 58 metri e largo 19. L'intervento prevede anche il miglioramento della viabilità, grazie a un percorso pedonale su un lato del nuovo ponte e uno ciclabile sull'altro. Dopo la demolizione del vecchio ponte, entro la fine di giugno, verranno realizzate le spalle di appoggio dell'impalcato, i muri di contenimento e infine sarà varato il nuovo ponte, sul quale sarà posata la pavimentazione stradale per poi essere riaperto al traffico a dicembre di quest'anno. Previste anche alcune opere di mitigazione ambientale, fra cui il rivestimento delle scarpate dei rilevati con terreno vegetale e il rinverdimento con idrosemina, la messa a dimora di essenze arboree e arbustive autoctone al piede delle nuove scarpate e il rivestimento in mattoni dei muri in calcestruzzo.

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