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Cronaca Lugo

L'energia si produce simulando la digestione dei bovini

Entro fine anno l'impianto di compostaggio di Voltana sarà integrato con un biodigestore anaerobico, mediante il quale dai rifiuti organici domestici del ravennate si produrranno energia elettrica rinnovabile

Entro fine anno l’impianto di compostaggio di Voltana sarà integrato con un biodigestore anaerobico, mediante il quale dai rifiuti organici domestici del ravennate si produrranno energia elettrica rinnovabile e compost di qualità. Cuore del nuovo impianto saranno le 10 nuove stanze di biodigestione, in cui i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata del ravennate, fermenteranno in assenza di aria, grazie alla presenza di batteri metanigeni, gli stessi presenti nello stomaco delle mucche.

Da questo processo, che simula proprio la digestione dei bovini, si produrrà compost certificato per agricoltura biologica ed energia elettrica rinnovabile. Il gas a base di metano prodotto durante la fermentazione infatti, alimenterà le turbine per la produzione di energia che sarà immessa poi in rete. Altro vantaggio del processo è la completa assenza di odori, poiché i batteri anaerobici agendo in totale assenza di ossigeno, sono capaci di demolire tutte le sostanze che causano cattivi odori per trasformarle in biogas.

In uscita si stima una produzione annua di circa 12.500 tonnellate di compost (34 al giorno) e una produzione di energia elettrica di circa di 6,5 milioni di KWh annui, pari al fabbisogno di oltre 7.000 persone. I lavori di realizzazione del biodigestore, per cui è previsto un investimento di oltre 8 milioni di euro, partiranno già nelle prossime settimane per concludersi entro la fine dell’anno. L’intervento di Voltana rientra in un progetto più ampio del Gruppo Hera, finalizzato a realizzare impianti di questo tipo in ciascuna provincia della regione in cui sono gestiti i servizi ambientali.

L’intero progetto comporterà per il Gruppo Hera un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro e doterà il territorio di una produzione potenziale di energia elettrica rinnovabile pari a oltre 32 milioni di KWh annui. In termini pratici, ciò significherà soddisfare il fabbisogno energetico annuo di oltre 35.000 persone e risparmiando l’emissione in atmosfera di 17.000 ton. di CO2. Il Progetto Biodigestori assume particolare valenza anche considerando che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 2012 come “Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti”.

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