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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Labyrinth" contro i furbetti del pesce: multe per oltre 150mila euro e sequestri

Nell’ambito dei controlli è stato sottoposto a vincolo sanitario dell’Ausl per ulteriori accertamenti di carattere igienico-sanitario anche un ingente quantitativo di prodotto di varia specie

Anche gli agenti della Capitaneria di Porto di Ravenna sono stati impegnati dal mese di dicembre, in occasione delle festività natalizie, nell'operazione "Labyrinth", finalizzata a prevenire e reprimere gli illeciti sulla pesca e commercializzazione del pescato, nonché finalizzato a garantire una costante tutela della legalità a favore del consumatore finale. I controlli in questione si sono svolti secondo l’ormai collaudato sistema “mare/terra”, ovvero con pattuglie in azione congiuntamente, e, nelle diverse fasi della “giornata di pesca”, sia in mare che via terra, pertanto, sia in fase di esercizio dell’attività di pesca, sia in quella di commercializzazione all’ingrosso ed al dettaglio del prodotto pescato.

Dal centro operativo di Ravenna, sono stati programmati complessivamente 420 controlli da Goro a Cattolica lungo l’intera fascia costiera regionale oltre che nell’entroterra. Le verifiche sono state eseguite tra punti di sbarco, centri di distribuzione all’ingrosso, vettori di trasporto su strada. 138 le sanzioni amministrative elevate, per un totale di circa 153.119,51 euro, oltre alla segnalazione di 8 notizie di reato all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di commercializzazione del prodotto ittico, 40 sequestri amministrativi e 6 sequestri penali.

Come sempre si è posta maggior attenzione a quelle irregolarità che più di frequente vengono riscontrate come, ad esempio, l’errata e fuorviante etichettatura dei prodotti venduti sia nelle fasi all’ingrosso, sia in quelle della vendita al dettaglio; in molti casi, è stata riscontrata la violazione di norme igienico-sanitarie relative alla commercializzazione del prodotto ittico, al suo imballaggio e trasporto, ovvero l’immissione in commercio di prodotto sottomisura, ed anche la commercializzazione di prodotto di minor pregio, venduto per specie di maggiore qualità.

Nell’ambito dei controlli è stato sottoposto a vincolo sanitario dell’Ausl per ulteriori accertamenti di carattere igienico-sanitario anche un ingente quantitativo di prodotto di varia specie, oltre 2109,9 chili tra prodotto ittico congelato, (astice, code di rana pescatrice, spiedini di calamari gamberoni e seppioline, tranci di salmone, capesante, granchi, sogliole, cozze e branzini), e fresco (cernie, vongole, seppie mazzancolle, scampi, cannolicchi, gamberetti, calamari, filetto persico, tonno pinna gialla, polpo, alici, astice, triglie, sogliole, orate, filetto di merluzzo, scampi grandi, sogliole, anguille, lumachine, pesce gatto, e pesce cane, vongole “venus gallina” sottomisura, vongole veraci).

I militari della Guardia Costiera, infatti, al fine di garantire la tutela incondizionata del consumatore finale, imbattutisi in ingenti quantitativi di prodotto stoccato e conservato in maniera apparentemente non conforme alla normative in materia, hanno imposto che lo stesso fosse sottoposto ad un controllo sanitario dei veterinari del servizio Ausl, prima di poter essere reimmesso in commercio nella vendita al dettaglio oppure, se non idoneo, distrutto a mezzo ditta autorizzata.

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