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Cronaca

Autovelox, dalle multe una pioggia di milioni. Spadoni: "Un business mascherato"

"I dati dei vari bilanci comunali e della Provincia - afferma Spadoni - mettono in risalto come alla voce contravvenzioni per violazione al codice della strada, scattino degli aumenti percentuale in genere superiore al mille per cento"

Nei primi sei mesi del 2016 le amministrazioni hanno incassato in totale ben 2.164.875 euro grazie alle violazioni accertate dagli autovelox. Il dato è fornito dal consigliere provinciale Gianfranco Spadoni, secondo il quale gli "occhi elettronici" della velocità "rappresentano uno strumento favoloso per fare cassa e  non un mezzo finalizzato alla prevenzione e alla sicurezza". "I dati dei vari bilanci comunali e della Provincia - afferma Spadoni - mettono in risalto come alla voce contravvenzioni per violazione al codice della strada, scattino degli aumenti percentuale in genere superiore al mille per cento, che indubbiamente ora servono molto  per rimpolpare le tristi casse degli enti locali".

"E accanto a tale strumentazione la vigilanza delle strade di competenza delle forze di polizia municipale e provinciale, si vede ben poco per una più incisiva e pedagogica  attività di prevenzione e di controllo", afferma Spadoni. Il consigliere provinciale mette a confronto gli incassi da parte degli enti locali nel primo semestre del 2016 in Regione, evidenziando il quarto posto di Ravenna alle spalle di Bologna (oltre 18 milioni), Parma (oltre 6,7 milioni) e Piacenza (2,43 milioni).

In Romagna quello di Ravenna è il dato più alto, considerando che a Rimini le entrate sono di 651mila euro e nella provincia di Forlì-Cesena di quasi 179mila euro. "Altro che Pil - esclama spadoni -. Questo sistema diffuso rappresenta un vero business mascherato da nobili fini di educazione e prevenzione per la pubblica sicurezza".   
 

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