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Cronaca

Dopo 11 anni di servizio "Mep" va in pensione

Dopo undici anni di onorato servizio nelle unità cinofile della Guardia di Finanza, di cui gli ultimi sei nella città di Ravenna, il cane antidroga “Mep” va in pensione

Dopo undici anni di onorato servizio nelle unità cinofile della Guardia di Finanza, di cui gli ultimi sei nella città di Ravenna, il cane antidroga “Mep” va in pensione. E’ iniziato tutto a giugno del 2001, quando un piccolo e vivace cucciolo maschio di pastore tedesco, selezionato da una cucciolata presso l’allevamento interno alla Scuola Cinofili della Guardia di Finanza di Castiglione del Lago (Perugia), è stato scelto per essere indirizzato all’attività antidroga.

Mep, figlio del grande Lucky e della valida Astra, è stato poi trasferito alla Scuola di Intimiano (Como), dove avrebbe incontrato un finanziere, i cui destini sarebbero stati indissolubilmente legati. L’allora Finanziere Massimo Cardinale, fissò il piccolo, curioso e divertito Mep e porgendogli quello che sarebbe diventato il suo gioco preferito, un manicotto, realizzato con un semplice asciugamano di spugna bianca arrotolato, iniziarono a giocare.

Fu quell’incrocio di sguardi, quel momento di complicità, a sancire la formazione di una delle più efficaci e collaudate unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza che abbia mai prestato servizio nella provincia ravennate. Dopo sei mesi di addestramento, fondato su continui esercizi basati esclusivamente sotto forma di gioco, tra il cane ed il suo conduttore, Mep e Massimo, furono trasferiti a Firenze, dove in circa tre anni di permanenza nel capoluogo toscano, il pastore tedesco ebbe occasione di distinguersi in tutti i servizi antidroga, in particolare in quelli presso il locale aeroporto, dove, con il suo prezioso ed indispensabile contributo, vennero sequestrate notevoli quantità di sostanze stupefacenti.

Mep è arrivato nel 2006 a Ravenna con il suo inseparabile conduttore. Il pastore tedesco, all’epoca era nel pieno del proprio vigore fisico; una splendida condizione atletica ed un carattere determinato e coraggioso già formato. In questi quasi sei anni, insieme all’appuntato Cardinale, nella città romagnola, ha collezionato una serie di sorprendenti risultati, contribuendo all’arresto di decine di spacciatori ed alla denuncia a piede libero di un centinaio di altrettanti spacciatori nonché alla segnalazione di quasi mezzo migliaio di assuntori di droghe.

Ha collaborato, oltre che con i vari reparti del Corpo, anche con tutte le forze di polizia presenti nella provincia, spaziando dalla stazione ferroviaria, al porto, ai caselli autostradali ed autogrill ed alle cosiddette zone della movida estiva. In questo periodo di attività Mep, complessivamente, con il suo infallibile fiuto, ha contribuito in modo determinante al sequestro di oltre dieci chili di stupefacenti, tra droghe leggere, pesanti e chimiche.

Altrettanto instancabile, in questi anni, è stata l’attività di partecipazione ad eventi e manifestazioni, durante le quali, con diverse simulazioni, ha dato prova delle sue infallibili capacità di ricerca. Altro momento importante della “carriera” è stato l’incontro di Mep con circa diecimila studenti di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, della provincia ravennate, dove ha sempre suscitato l’entusiasmo e l’affetto dei ragazzi che dopo aver capito l’importanza della sua attività si sono contesi la possibilità di dargli una carezza.

Di frequente, durante lo svolgimento dei servizi d’Istituto, capitava che un bambino si avvicinasse a Massimo, chiamando per nome “Mep” e ricordando con entusiasmo una dimostrazione a cui aveva assistito. Mep, col suo sguardo sornione, si prendeva i complimenti del ragazzo e la scintilla, che per un attimo illuminava gli occhi del bambino vicino al cane, era la stessa che abbiamo incontrato all’inizio di questa bellissima storia. L’avventura di Mep è finita là dove ebbe iniziò.

In una calda mattina di giugno, infatti, Mep, con a fianco L’appuntato Massimo Cardinale, suo inseparabile conduttore in questa straordinaria avventura, è stato riaccompagnato alla Scuola del Corpo di Castiglione del Lago, dove è stato collocato in pensione. Qui è accaduto l’incredibile: all’ingresso dell’infermeria veterinaria, un militare del Corpo, in servizio presso la struttura, riconosce subito Mep (l’aveva visto nascere…) ed accarezzandolo sul capo gli sussurra: ”hai proprio lo stesso sguardo di Lucky” (suo padre…) suscitando un segno di approvazione compiaciuta dell’ormai anziano cane.

“Questa è la storia avvincente del nostro “migliore amico dell’uomo” Mep . Questo straordinario connubio tra l’uomo e l’animale, Massimo e Mep, rende nobile una storia fatta di sacrifici quotidiani e di impagabili soddisfazioni. Ciao Mep”, lo salutano così con tanto affetto i suoi amici finanzieri.
 

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