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Cronaca

Emergenza idrogeologica nel Senio, "completare le casse di espansione"

Nei giorni scorsi l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nel corso di una riunione con i vari enti interessati, ha chiesto che alla luce delle recenti piogge che hanno destato viva preoccupazione per la tenuta degli argini

Nei giorni scorsi l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nel corso di una riunione con i vari enti interessati, ha chiesto che alla luce delle recenti piogge che hanno destato viva preoccupazione per la tenuta degli argini, si costituisca un “tavolo di coordinamento sull'assetto idrogeologico dei fiumi”.

“Bene l'idea del coordinamento tra i vari enti - ha commentato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna - ma è soprattutto necessario portare a termine in tempi rapidi gli interventi già pianificati da tempo. Le casse di espansione previste da anni tra Riolo Terme e CastelBolognese sarebbero infatti in grado, secondo l'Autorità di Bacino del Reno, di mettere sostanzialmente in sicurezza l'intera asta di pianura del Torrente Senio”.

Interventi però lasciati a metà: sarebbe stato infatti completato da tempo lo scavo del primo bacino, ma mancherebbero le opere di completamento necessarie e farlo entrare in funzione.
“Il condizionale è d'obbligo - aggiunge Rambelli - in quanto non siamo ancora riusciti ad ottenere una risposta chiara sullo stato di completamento di tali opere. L'Autorità di Bacino, che ha pianificato l'intervento e a cui ci eravamo rivolti, ci ha detto di rivolgerci al Servizio Tecnico di Bacino, che però non ci ha ancora fornito alcuna risposta in merito”.
Uno studio pubblicato recentemente dalla Commissione Europea ha dimostrato i vantaggi della prevenzione: secondo il Commissario all'Ambiente Janez Potočnik “investire nella protezione dalle inondazioni può apportare benefici complessivi per l’economia, soprattutto se si preferiscono soluzioni basate sulla natura, molto efficaci sotto il profilo dei costi”, infatti ridurre le inondazioni avrebbe un costo dalle 6 alle 8 volte inferiori rispetto a dover rimediare ai danni causati dalle inondazioni, con un risparmio notevole, se si pensa che la spesa totale legata ai danni da inondazioni nell'UE nel periodo 2002-2013 è stato di almeno 150 miliardi di euro. Oltre al tema non più rinviabile del completamento delle opere di difesa idraulica, Legambiente punta l'attenzione anche sulla necessità di coinvolgere i cittadini e i vari soggetti presenti sul territorio sui temi della sicurezza e della prevenzione.

“Riteniamo che il tavolo di coordinamento non debba essere riservato esclusivamente ad enti pubblici e “tecnici” - ha concluso Rambelli - ma il confronto vada allargato a tutti i soggetti interessati. Soprattutto chiediamo che venga fatta un'opera di informazione ai cittadini, predisponendo piani di emergenza, laddove ancora non ci fossero, e soprattutto facendoli conoscere alla popolazioni, in modo che sappia come comportarsi nel caso di eventi che tutti ci auguriamo non si verifichino mai”.
Proprio per l'importanza del tema, il dissesto idrogeologico e la sicurezza idraulica sono tra i punti fondamentali del programma, consultabile sul sito www.legambientenews.it che Legambiente ha inviato nei giorni scorsi alle varie forze politiche, liste, candidati che si presentano alle prossime elezioni nella Bassa Romagna, chiedendo a tutti un confronto su queste tematiche.

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