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Cronaca

Dopo 40 anni il barista della scuola va in pensione: gli ex studenti gli organizzano una festa a sorpresa

Da quarant'anni al servizio dell’istituto tecnico per geometri, Ermanno si congederà la prossima settimana "Una volta i ragazzi si confidavano, li ricordo tutti. E il 'volpino' non era solo il nome di un panino"

E’ arrivato il momento dei saluti per Ermanno Mazzavillani, da 40 anni barista del punto ristoro dell’ITC Morigia di Ravenna. Quando arrivò nella scuola dei geometri era il 7 gennaio 1983 e da allora sono stati migliaia gli studenti, i docenti, gli impiegati e i collaboratori che ha servito con impegno e amore per il proprio lavoro. Alla fine dell’anno scolastico, tra una settimana, andrà in pensione congedandosi per sempre dal bar dell’istituto che come lui stesso afferma "è stata la mia vera casa”.

Per celebrare il suo pensionamento, lunedì sera è stata organizzata una festa a sorpresa in una pizzeria di Ponte Nuovo, a cui hanno partecipato oltre 50 persone, prevalentemente ex studenti, personale scolastico e persino due ex presidi. Qualcuno gli ha scritto anche un biglietto goliardico ringraziandolo “per tutti i momenti passati più al bar che in classe”, o ricordando “quella volta che ti pagammo il panino con i centesimi e tu li contasti tutti”. Memorie di un tempo trascorso e di momenti quotidiani che restano indelebili nella memoria di Ermanno.

“E’ stata una bellissima festa, mi sono trattenuto ma mi sono commosso per l’affetto ricevuto - spiega -. Sono al Morigia da quarant’anni e dal bar sono passate migliaia di persone. Io mi ricordo di tutti, non riesco a ricordarmi tutti i nomi ma i visi sì, anche se sono cambiati, così come il modo di camminare, di gesticolare, di parlare. In tanti negli anni mi sono venuti a trovare, adulti che si sono diplomati 18 anni fa, e che ora sono adulti, magari genitori di studenti o addirittura docenti. Un tempo passando per il bar i ragazzi si imparavano a conoscere perché raccontavano i loro problemi, le loro gioie, i loro dolori. Oggi però quella ‘calamita’ non c’è più, e da tempo quel tipo di rapporto non esiste con le nuove generazioni”.

Chiunque abbia frequentato quell’istituto tuttavia, comprese le nuove generazioni, non può non ricordare i panini di Ermanno, quello con la cotoletta “che è sempre andato per la maggiore” e il ‘Volpino’, un panino al salame ‘rinforzato’: “Gli ho dato quel nome - racconta Mazzavillani - perché c’era un ragazzo, un ultras del Ravenna, che mi chiedeva sempre il panino al salame con aggiunta di formaggio e maionese. Io glielo facevo e lui mi pagava il tutto allo stesso prezzo del panino al salame. Il ‘volpino’ non era il panino, ma lo studente”.

Dalla prossima settimana dietro al bancone non ci sarà più Ermanno, che afferma: “Spero di lasciarlo in buone mani. Avrò cura di lasciare tutte le ricette, gli ingredienti e i fornitori a chiunque subentrerà. Io invece mi dedicherò a fare il nonno dei miei splendidi quattro nipoti”. Il servizio all’Istituto e la tradizione quindi proseguiranno, anche se ovviamente sarà difficile dopo 40 anni non trovare più Ermanno dietro a quel bancone.

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