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Cronaca Cervia

Esercitazione antinquinamento in mare alla piattaforma offshore

L’attività ha avuto come principale obiettivo la verifica dell’attivazione della “catena di allarme” in occasione di dichiarata “emergenza locale”

Giovedì presso la piattaforma di estrazione offshore 'Cervia C.' si è svolta l’esercitazione antinquinamento denominata “Pollex 2020”, finalizzata a testare le procedure del Piano operativo di pronto intervento locale per gli inquinamenti del mare da idrocarburi e da altre sostanze nocive, a seguito di un ipotetico scenario di sversamento in mare di gasolio utilizzato per l’alimentazione dei generatori elettrici di piattaforma, determinato da una rottura accidentale lungo la linea di collegamento serbatoio-generatore.

L’attività, svolta sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di porto di Rimini, ha avuto come principale obiettivo la verifica dell’attivazione della “catena di allarme” in occasione di dichiarata “emergenza locale”, i tempi di attivazione del dispositivo navale e terrestre, nonché la capacità di far fronte alle articolate fasi di intervento, con particolare riguardo alla posa delle barriere galleggianti di contenimento degli idrocarburi, propedeutiche alla bonifica degli specchi acquei.

I risultati dell’operazione hanno confermato la prontezza ed efficienza dell’azione del personale della Guardia Costiera, Autorità preposta alla tutela dell’ambiente marino e costiero. L’esercitazione è stata preceduta, mercoledì, dallo svolgimento di un’ispezione - la prima a livello nazionale - sulla stessa piattaforma offshore eseguita dalla Commissione Ispettiva istituita dal Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 145, che ha dato attuazione alla “Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi”.

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