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Cronaca Faenza

Dopo il malore evade i domiciliari: 27enne col "pancione" ancora in manette

La donna, ai domiciliari, ha più volte trasgredito le disposizioni dell’autorità giudiziaria: giovedì mattina, l'ultima “fuga” le è costata cara perché è stata arrestata per l’ennesima volta

Non c'è due senza tre. Nuovi guai per una 27enne di Casola Valsenio, già finita in manette due volte per mano dei Carabinieri: il primo arresto a Faenza per possesso di cocaina, mentre il secondo, agli inizi di agosto, per resistenza a pubblico ufficiale durante una perquisizione domiciliare. La donna, ai domiciliari, ha più volte trasgredito le disposizioni dell’autorità giudiziaria: giovedì mattina, l'ultima “fuga” le è costata cara perché è stata arrestata per l’ennesima volta.

IL PROVVEDIMENTO - La Corte d'Appello di Bologna proprio ad agosto aveva sottoposto la donna agli arresti domiciliari per i fatti di droga commessi in precedenza. I giudici avevano firmato il provvedimento dopo aver ricevuto le segnalazioni dei Carabinieri che avevano accertato i ripetuti allontanamenti della 27enne casolana, in violazione del precedente obbligo di dimora che il tribunale di Ravenna le aveva imposto per impedirle di uscire dal paese e scongiurare quindi il rischio di reiterazione del reato.

LE VIOLAZIONI - Anche dopo la sottoposizione ai domiciliari, la giovane ha continuato a trasgredire le disposizioni dell’autorità giudiziaria. Infatti nelle ultime settimane i Carabinieri di Casola Valsenio, durante i controlli di routine nela sua abitazione, avevano accertato una sfilza di assenze ingiustificate. Giovedì mattina sono scattate le manette. La donna, alla 39esima settimana di gravidanza, aveva accusato un malore e quindi chiesto un’ambulanza, dandone avviso ai Carabinieri di Casola per informarli che si sarebbe recata in ospedale. 

POST MALORE - Quando è stata dimessa dal pronto soccorso, poco prima di mezzogiorno, non ha più dato notizie di sé. Infatti i militari dell’arma nel primo pomeriggio sono andati a casa sua per verificare il suo rientro agli arresti domiciliari. Uno dei familiari, appena ha aperto la porta agli uomini dell'Arma, ha riferito che la donna si trovava ancora in ospedale, ma naturalmente quella versione non combaciava assolutamente con l’orario di dimissioni dal pronto soccorso. 

L'APPOSTAMENTO - I militari, a quel punto, hanno deciso di appostarsi nei paraggi dell’abitazione e sono rimasti in attesa per molte ore. verso le ore 20:30, quando ormai si era fatto buio, la 27enne è stata fermata mentre rincasava. le scuse accampate non hanno assolutamente convinto i militari dell’arma che l'hanno arrestata per evasione. Venerdì mattina il giudice Corrado Schiaretti ha convalidato l’arresto e rinviato il processo al prossimo maggio.

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