rotate-mobile
Cronaca Faenza

"Faenza città del dono", un progetto per sensibilizzare le donazioni Avis

L'iniziativa, unica nel suo genere in Italia, vede come capofila l'Avis comunale di Faenza, affiancata dall'Aido (Associazione italiana donatori organi) e dall'Admo (Associazione donatori midollo osseo)

Con la presentazione in sala Bigari è partito martedì mattina il progetto “Rete Avis Lavoro. Faenza, città del dono”. L'iniziativa, unica nel suo genere in Italia, vede come capofila l'Avis comunale di Faenza, affiancata dall'Aido (Associazione italiana donatori organi) e dall'Admo (Associazione donatori midollo osseo), con il patrocinio del comune di Faenza e la collaborazione delle associazioni di categoria e dei sindacati. Ideato e curato da Simonetta Perrotta, il progetto si pone l’obiettivo di coinvolgere in modo capillare le realtà faentine del mondo del lavoro, per sensibilizzarle verso il “dono” di sangue, di plasma, di organi e di midollo osseo.

"Nei mesi scorsi, a seguito del rinnovo del consiglio direttivo della nostra associazione – ha spiegato il presidente di Avis comunale Faenza, Angelo Mazzotti – ci siamo interrogati su cosa fare per migliorare la promozione del dono, e soprattutto su quali ambiti ancora inesplorati potessero essere oggetto di progettazione. Considerando che esiste già una collaborazione con la scuola, lo sport e l'associazionismo in genere, abbiamo convenuto di focalizzare la nostra attenzione sul mondo del lavoro. Da ciò è nato questo progetto, rivolto alle grandi e medie realtà territoriali dell'industria, dell'artigianato, del commercio, del settore agricolo e del mondo cooperativo. Il nostro interlocutore principale sarà il dirigente dell'azienda e, a scendere, tutti i lavoratori. Li incontreremo, cercando di valorizzare il concetto della solidarietà, prevedendo una serie di attività di informazione e sensibilizzazione".

"Il 7 giugno scorso a Roma - ha aggiuntto Perrotta - l'Avis nazionale ha presentato i suoi scenari futuri nella società, tra i quali l'importanza di coinvolgere i lavoratori nella promozione del dono come prassi sociale, malgrado l'attuale situazione lavorativa italiana sia complessa. A Faenza, con questo progetto, proponiamo un incontro annuale in azienda tra i lavoratori e il nostro personale medico volontario, per fornire informazioni sul percorso della donazione di sangue, di midollo osseo e di organi, e un appuntamento annuale con l'autoemoteca per poter effettuare l'idoneità alla donazione di sangue e midollo osseo. Proponiamo inoltre ai lavoratori la possibilità di partecipare alle nostre attività di formazione in tema di salute, alimentazione, solidarietà e primo soccorso".

Per il comune di Faenza ha fatto gli onori di casa l'assessore ai servizi sociali Claudia Gatta: "Come amministrazione comunale riteniamo interessante e quindi sosteniamo il progetto “Rete Avis Lavoro”, perché va nella direzione di una rete di aiuto sociale. E' lodevole il fatto che le associazioni come l'Avis non si sono chiuse nella loro “mission”, ma hanno fatto il passo successivo di entrare nel mondo del lavoro per farsi promotrici di percorsi formativi nei confronti dei lavoratori".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Faenza città del dono", un progetto per sensibilizzare le donazioni Avis

RavennaToday è in caricamento