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Cronaca Alfonsine

Mette da parte tv e videogiochi e scrive una favola insieme al figlio: "E' nata da un suo sogno"

Una favola nata dalla collaborazione a quattro mani tra mamma e figlio, che hanno messo da parte tv e videogiochi per dedicarsi alla scrittura lasciando navigare liberamente la fantasia

Una favola nata dalla collaborazione a quattro mani tra mamma e figlio, che hanno messo da parte tv e videogiochi per dedicarsi alla scrittura lasciando navigare liberamente la fantasia. E' la storia di Sara Scaranna di Alfonsine, mamma del piccolo Alessandro di 7 anni. "Tutto è nato da un sogno che ha fatto mio figlio - spiega Sara - Un uccellino che salva la sua mamma imprigionata fra le pagine di un libro. Io amo scrivere e ho trovato che fosse uno spunto perfetto per costruirci sopra una storia, e l’idea ad Alessandro è piaciuta tantissimo".

Sara, che lavora nell’azienda di famiglia ma nutre da sempre una passione per i libri, insieme al figlio si è così messa all’opera, lui ideando, lei scrivendo e modellando le fantasie del bambino dalle quali è scaturita una bella fiaba, 'Cip cip'. "Alessandro ha seguito con entusiasmo tutte le fasi, dall’ideazione (che è tutta opera sua) alla stesura con tutto quel che ne consegue, ovvero la musicalità delle frasi e delle parole per rendere la favola ancora più bella e coinvolgete, per passare poi all’impaginazione e alla ricerca delle immagini fra quelle gratuite offerte dal web e alla loro creazione (alcune illustrazioni sono fatte da noi e anche dal papà) e per finire la realizzazione della copertina - racconta Sara - Nella fiaba Alessandro ha anche voluto inserire Blu, il nostro cane. Abbiamo ultimato il nostro progetto in due settimane, cosa che a lui è parsa un’eternità poiché credeva che un libro lo si producesse in un giorno. Ogni momento in cui eravamo insieme non facevamo che fantasticare su 'Cip Cip'. Lui m’incalzava: "Allora mamma, cos’hai scritto? Fammi leggere", e poi mi esponeva tutte le idee che gli erano venute, catapultandomi nel suo mondo incantato. Vi lascio immaginare la mia gioia nel vedere la soddisfazione e l’orgoglio stampato sul viso di mio figlio quando i suoi amichetti si complimentano con lui per la bella storia che ha creato, e lo stesso ha fatto anche la sua maestra!".

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Solitamente i libri per bambini sono ideati e scritti dagli adulti: "Credo che invece bisognerebbe dare più voce proprio ai bambini - ragiona la donna - Noi grandi sentiamo sulle spalle il peso della loro educazione e del loro apprendimento e tendiamo a rovesciargli addosso insegnamenti di ogni tipo, quasi come se fosse una gara a chi ha il bimbo più istruito. Questa esperienza mi ha insegnato che i bambini imparano molto di più se noi grandi ci fermiamo e ascoltiamo quello che loro hanno da dire, se attingiamo noi per primi alla loro preziosa fonte di immaginazione e lungimiranza poiché loro, senza pregiudizi e senza preconcetti, hanno una mente aperta e libera dalla quale noi grandi possiamo solo imparare. Abbiamo trascorso, e lo facciamo tutt’ora, prezioso tempo insieme senza tv, senza tablet e senza videogiochi, ma solo fantasticando e dando vita alle nostre fantasie. Credo che questa sia un’attività creativamente stimolante che debba essere incentivata e utilizzata più spesso, poiché insegna ai bimbi che la loro mente è preziosa, così come lo sono i loro pensieri, e non si devono limitare solo ad ascoltare gli altri. Lavorare con mio figlio è stata un’esperienza bellissima, molto impegnativa (mi sono ritrovata con un 'capo' parecchio esigente, del resto come sono i bambini in fatto di storie) ma meravigliosa e che continueremo a fare. Mi ha già dato l’elenco dei personaggi a cui vuole 'dare vita'".

Mamma e figlio hanno creato due versioni della favola: "Una scritta in minuscolo, ma utilizzando un font ad alta leggibilità e incrementando il distanziamento fra i caratteri proprio per favorire la lettura anche ai più piccoli, e per lo stesso motivo ne abbiamo creato una versione anche in stampato maiuscolo. Quando Ale ha iniziato a leggere siamo andati alla ricerca di libri per bimbi scritti in stampato, ma ne abbiamo trovati pochissimi e nemmeno troppo coinvolgenti. Con Cip Cip abbiamo perciò pensato di riempire un pochino quel vuoto creandone anche una versione scritta in 'grande'".

La favola

In un paese lontano ma non troppo c’è un grande giardino, con al centro un pioppo magico dove gli uccellini più belli che si siano mai visti hanno trovato rifugio. Qui vive anche Cip Cip insieme alla sua mamma e ai suoi tre fratellini. Cip Cip è un uccellino che ha paura di volare. Ai margini del giardino abita Cattivus, un vecchio brutto e cattivo che vuole imprigionare tutti gli uccelli del grande pioppo nel suo libro magico per poter realizzare il suo più grande sogno: volare. Un giorno Cattivus riesce a catturare la mamma di Cip Cip. Il piccolo uccellino deve armarsi di coraggio e deve imparare ad affrontare le sue paure e a superarle per salvarla e così scopre che anche Cattivus è vittima di un incantesimo. Riuscirà il piccolo Cip Cip, con l’aiuto dei suoi amici, a salvare la sua mamma e gli uccelli del grande pioppo?

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