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Cronaca

È possibile "fotografare la musica"? Gli scatti di Lelli e Masotti al Ravenna Festival

85 fotografie di Lelli e Masotti nella mostra "Musiche" che cercano di raffigurare l'atto musicale restituendo "il ritmo" agli spettatori. La videoinstallazione "Vuoto con memoria" fa invece emergere palazzo San Giacomo dall'oblio

Può la fotografia, l’istante congelato dallo scatto dell’otturatore, restituire all’osservatore non solo tutta la bellezza ma anche la forza e il significato di una performance musicale? 85 scatti firmati Silvia Lelli e Roberto Masotti e presentati nella mostra “Musiche”, organizzata da Ravenna Festival al Museo d’arte della città dal 19 maggio all’11 luglio, confermano che il miracolo - un miracolo di tecnica e intensità, costruito in quasi 40 anni di attività - è possibile. Agli incontri in bianco e nero con i protagonisti di tutte le “musiche” - da Stratos a Pollini, da Miles Davis a Arvo Pärt - si contrappone la videoinstallazione “Vuoto con memoria”, grazie alla quale palazzo San Giacomo a Russi emerge dall’oblio nelle immagini di Silvia Lelli e sul paesaggio sonoro di Luigi Ceccarelli.

"Con questa importante collaborazione il Mar ricomincia a muoversi", commenta il direttore dell'istituzione biblioteca Classense Maurizio Tarantino. "Il Ravenna festival si è innamorato della fotografia grazie anche a Cristina Mazzavillani Muti, che ha scelto di puntare sui nuovi talenti e sulle nuove generazioni", risponde il sovrintendente Antonio De Rosa. "Ravenna vanta delle punte di talento nel campo fotografico come Lelli e Masotti, la loro mostra al Mar è meritatissima, la città glielo deve dopo i loro successi in giro per il mondo", conclude il presidente di Ravenna festival Cristina Muti Mazzavillani. Uno sguardo a ritroso, infatti, rivela come il festival abbia dato visibilità a molti fotografi, da Paolo Roversi a Guido Guidi, dall’Osservatorio Fotografico alla coppia Lelli e Masotti, il cui lavoro, analogamente a quanto accaduto per il teatro, suggerisce l’idea di una “Romagna Felix”. Per la 28esima edizione, la cui immagine è impreziosita dai potenti scatti del ravennate Alex Majoli, fotografo di punta dell’agenzia Magnum, il festival rende omaggio a quest’importante parte della propria storia attraverso le due proposte ospitate al Mar. La prima, significativa, collaborazione del festival con il Museo d’arte della città non può che realizzarsi sotto il segno della musica e della fotografia d’un lato, e con il desiderio di celebrare la creatività dei professionisti che da Ravenna si sono imposti sulla scena internazionale.
 
“Non più musica alta e bassa – commentano Silvia Lelli e Roberto Masotti – seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che ricorda momenti inesorabilmente fissati”: questo lo spirito che guida il viaggio di “Musiche”, il cui percorso fotografico è completato da una proiezione di materiali estratti dall’archivio dei fotografi. Protagonista, da una parte, la sigla Lelli e Masotti, che dal 1979 unisce i due fotografi originari di Ravenna. Protagonisti, dall’altra parte dell’obiettivo musicisti classici, contemporanei, sperimentatori, jazzisti, coreografi, danzatori. Come Demetrio Stratos, Astor Piazzolla, Keith Jarrett, Jan Garbarek, Miles Davis, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Leonard Bernstein, Maurizio Pollini, Claudio Abbado. Protagonisti, sempre, la musica e il gesto. "Mi ha sempre affascinato la sfida di rendere in fotografia il ritmo che si prova mentre si scatta fotografie ai concerti, riuscire a trasmetterlo agli spettatori che poi osserveranno la foto. Non è facile trovare luoghi adatti per delle esposizioni fotografiche in Italia, il Mar ci è sembrato perfetto".

Il secondo momento espositivo è rappresentato da “Vuoto con memoria”, esito di un’ininterrotta ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti di quella meraviglia architettonica che è il seicentesco Palazzo San Giacomo a Russi. “Vuoto, con memoria, uno spazio liberato dalle passioni, dal quotidiano, dalla negatività dell’esistenza umana – spiega Silvia Lelli - Un limbo. Tenuto lontano dall’oggi. Ora è messo in dialogo e mostra la sua luce uscendo parzialmente e solo momentaneamente dall’ombra”. Creata appositamente per Ravenna Festival, la videoinstallazione si compie all’incontro delle immagini di Silvia Lelli con lo spazio sonoro firmato da Luigi Ceccarelli con la partecipazione della chitarrista Alessandra Novaga.

"Nel ridisegno del Mar abbiamo identificato una linea che seguiremo molto fedelmente per far sì che il museo diventi sede permanente di mostre fotografiche - commenta l'assessore alla cultura Elsa Signorino - Quella di Lelli e Masotti è solo la prima di una serie di mostre fotografiche che ospiteremo, tra cui quelle di altri grandi fotografi ravennati, come quella di Alex Majoli, con cui siamo già in contatto. Vogliamo creare sempre più rapporti e sinergie tra le diverse istituzioni culturali, condizione essenziale per lo sviluppo e il potenziamento della cultura della città".

MUSICHE 3-3

Lelli e Masotti ph Luca d'Agostino-1-4

VUOTO CON MEMORIA ph Lelli-3

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