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Cronaca

I capannisti scrivono al Maestro Bravura: "Realizzi un mosaico sui nostri capanni, così potremo salvarli"

La proposta, su "assist" dello stesso artista, arriva da un nutrito gruppo di capannisti, che si sono rivolti all'artista con un'idea per tentare di evitare l'abbattimento delle loro strutture

Un mosaico per salvare i capanni. La proposta, su "assist" dello stesso artista, arriva da un nutrito gruppo di capannisti, che si sono rivolti all'artista Marco Bravura con un'idea per tentare di evitare l'abbattimento delle loro strutture. Nei giorni scorsi lo stesso Bravura, in un gruppo Facebook, aveva protestato contro l'abbattimento raccontando del capanno di proprietà della sua famiglia, dicendosi dispiaciuto di come non venisse compresa l'unicità e la valenza positiva dei capanni balneari. "Magari mi vien voglia di farne una scultura a mosaico?", aveva scritto provocatoriamente l'artista.

Ma quella proposta è stata presa al volo da tanti altri capannisti, che hanno deciso di scrivere una lettera a Bravura per chiedergli di realizzare un'opera d'arte su ogni capanno, cercando in questo modo di garantirne la tutela. "Il Maestro traduce in parole il sentire di generazioni di frequentatori dei capanni, e davvero sembra impossibile che le istituzioni possano restare insensibili a un appello del genere, che unisce artisti, persone comuni, arte, tradizioni fatte di semplici manufatti e un passato ricchissimo di una storia che invece si vuole abbattere e cancellare - scrivono nella missiva - Ma non solo: il paesaggio dei capanni è entrato nell’immaginario anche di chi non li adopera, basti ricordare il famoso e meraviglioso scatto di Luigi Ghirri, o le tante opere di artisti che li ritraggono, e quindi rappresenta un patrimonio culturale collettivo e condiviso per tutti i cittadini. E come non ricordare che la prima legge di tutela del paesaggio in Italia fu scritta proprio a Ravenna dal Senatore Rava nel lontano 1905, per salvare la Pineta di Classe, ed il motivo che ne determinò la salvezza fu non tanto la sua importanza ambientale (sia pure grandissima) ma il fatto che essa veniva narrata da illustrissimi artisti, come Dante, Botticelli, Boccaccio, Byron".

I capannisti domandano quindi al Maestro Bravura - ma anche agli altri mosaicisti e artisti che lavorano o sono legati alla nostra città - di poter realizzare una sua opera sulle pareti o sui tetti dei loro capanni, "che quindi vengono messi da subito a disposizione del Maestro, del suo staff e di tutti gli artisti che lo desiderino. Tradizioni, arte e riflessi d’oro dei nostri mosaici si fondano in questo gesto di consapevolezza e di bellezza, per conservare e proteggere con la luce della cultura e dell’attenzione ciò che ci è stato tramandato".

Nel frattempo è stata lanciata anche una petizione per chiedere di salvaguardare i capanni, che ha già raccolto oltre 680 firme. "Non vogliamo far sparire un modo di fruire la spiaggia, più rispettoso dell'ambiente e delle dune rispetto a mastodontici stabilimenti balneari", si legge nella petizione.

Marco Bravura nel suo capanno
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