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Cronaca

I vincitori del Bando Leonardo per i laureati del Campus di Ravenna

Rivelati i vincitori dell’ultimo bando Leonardo da Vinci promosso da Fondazione Flaminia, centro Educazione all’Europa e Campus di Ravenna.

Valentina Baraldi, Francesca Fabbri e Fabrizio Fastelli di Cooperazione internazionale, Alessandra Fiasco e Giovanna Visintin di Science for the Conservation and Restoration of Cultural Heritage, Giulia Gazzola di Scienze per la cooperazione allo sviluppo, Cinzia Giampieri di Scienze per l’Ambiente, Hiana Carla Ravaglioli di Giurisprudenza, Ennio Russo e Paola Tedeschini di Biologia Marina. Sono loro i vincitori dell’ultimo bando Leonardo da Vinci promosso da Fondazione Flaminia, centro Educazione all’Europa e Campus di Ravenna.

“Dal 2008 a oggi sono state 92 le borse messe a disposizione da Fondazione Flaminia in collaborazione  con Educazione all’Europa nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. – ha spiegato Antonio Penso, direttore di Fondazione Flaminia -. A queste se ne aggiungeranno altre 10 il prossimo autunno. Non si tratta di semplici bandi di mobilità internazionale. Ma di percorsi di accompagnamento al lavoro che integrano consulenza orientativa in entrata e in uscita e tirocinio professionale all’estero. Per questa particolare metodologia utilizzata, che si basa su un forte lavoro sulla persona e sull’individuazione degli obiettivi professionali, il progetto rappresenta un unicum nel suo genere”.

Per i laureati del Campus universitario di Ravenna l’esperienza dei tirocini lavorativi in Europa si è rilevata in questi anni di particolare interesse per i risultati raggiunti in termini di occupabilità. Complimentandosi con i giovani vincitori dell’ultimo bando Leonardo, il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha sottolineato: “Secondo un recente rilevamento statistico, oltre il 70 per cento del campione di laureati che è partito con il Leonardo tra il 2008 e il 2011 ha trovato lavoro entro un anno dal tirocinio. Di questo gruppo, il 90 per cento ha trovato impiego in aree affini all’attività svolta”.  “In un mercato del lavoro sempre più europeo – ha aggiunto -  fare esperienza all’estero per un laureato diventa oggi fondamentale. Avere l’opportunità poi di lavorare in contesti prestigiosi e di alto livello come quelli proposti rappresenta una opportunità unica, una preziosa credenziale per entrare nel mondo del lavoro”.

Carmen Olanda, direttrice di Educazione all’Europa, responsabile della consulenza orientativa data ai  borsisti Leonardo, ha spiegato qual è il trend della richiesta di borse di studio e gli sviluppi successivi che gli stage possono avere: “Se in passato l’offerta ha interessato in particolare i laureati in Cooperazione internazionale e Conservazione dei beni Culturali - ben rappresentati  anche i Laureati in Diagnostica  e Tecniche per il restauro - è apprezzabile il crescente interesse negli ultimi bandi anche da parte dei laureati in Scienze ambientali, Biologia Marina e Giurisprudenza. Quest’anno ben  5 delle 10 borse sono state assegnate a laureati in discipline scientifiche".

"Nel medio periodo le carriere a tutti gli effetti  più vocate all’internazionalizzazione si sono dimostrate quelle dei laureati in cooperazione internazionale e in giurisprudenza, con ex borsisti Leonardo che attualmente lavorano all’estero, prevalentemente a Bruxelles - ha aggiunto Olanda -. Ci sono anche ragazzi che sono  riusciti  a trovare un posto presso la Commissione Europea, chi a Bruxelles addirittura grazie al lavoro dopo il tirocinio Leonardo è riuscito ad accendere un mutuo per comprarsi un appartamento nel nuovo luogo di residenza. C’è chi, da stagista a Bruxelles presso una società di consulenza alle imprese, ora lavora in Spagna presso uno studio legale internazionale ed è stato proprio in questi giorni il nostro tramite per l’inserimento in stage di un altro laureato in Giurisprudenza presso il Campus di Ravenna, per seguirlo poi come suo tutor sul campo".

Ha proseguito Olanda: "Negli ultimi anni si registra un incremento nelle candidature di laureati in biologia marina che vedono nello stage all’estero la possibilità per caratterizzare il proprio curriculum vitae in vista di un futuro dottorato internazionale di ricerca, partendo dall’amara considerazione dello scarso investimento in Italia su questo fronte. Analoga percezione da parte dei laureati in Conservazione dei Beni Culturali e in Diagnostica e Tecnica del restauro. ‘Si parte per lavorare’, ci dicono nelle sessioni di orientamento, ‘perché in Italia non c’è un’adeguata valorizzazione in interventi sia preventivi che di recupero  e valorizzazione dei beni culturali’. E anche in questo settore  sono sempre più i giovani che percepiscono la mobilità internazionale come la sola vera opportunità professionale, almeno nel breve e medio periodo” .

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