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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Indagine sul turismo: l'Emilia-Romagna perde due posizioni e manca il podio

Scende di due posizioni l'Emilia Romagna (104,2 punti): l'anno scorso la nostra regione era al secondo posto, dietro al Trentino e davanti al Veneto, con un punteggio di 109,7

L'Emilia-Romagna manca per un pelo il podio: resta invece il Trentino-Alto Adige resta in vetta alla classifica della reputazione turistica delle regioni italiane, stilata per il quarto anno consecutivo dall'istituto Demoskopika e consultata in anteprima dall'Ansa. In particolare, l'indice Regional Tourism Reputation della destinazione Trentino è pari a 113,6 punti. A pesare più che positivamente sulla medaglia d'oro del Trentino-Alto Adige, il primo posto quale destinazione "più social d'Italia". In seconda posizione la Sicilia che, con 110,9 punti, ha dimostrato, da un lato, di essere la destinazione turistica più ricercata sul web dai consumatori e, dall'altro, di essere la meta turistica preferita dai vacanzieri italiani per il 2020.

Al terzo posto altra new entry dopo la Sicilia: si tratta della Toscana, con ben 109,2 punti totalizzati. Un ingresso nel medagliere di Demoskopika ottenuto prioritariamente per aver scalzato il Lazio nella graduatoria del sistema ricettivo più "apprezzato" del Belpaese. A seguire scende di due posizioni l'Emilia Romagna (104,2 punti): l'anno scorso la nostra regione era al secondo posto, dietro al Trentino e davanti al Veneto, con un punteggio di 109,7.

Poi Lazio (102,1), Marche (101,8), Veneto (101,6), Puglia (100,9). Chiudono la top ten Sardegna (100,8) e Basilicata (100,7). Proprio alla Sardegna spetta il primato della destinazione regionale con la migliore perfomance rispetto al 2019, con un balzo in avanti di ben 9 posizioni nel Regional Tourism Reputation Index: per lei la sesta posizione rispetto alla 18esima dell'anno scorso.

“L’Emilia Romagna è sempre meno attrattiva - commenta il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli - Questo può significare due cose: le risorse investite in questi anni da Bonaccini per la promozione del brand Romagna non sono state sufficienti o, peggio ancora, sono state spese male. La nostra è una regione bellissima, con un potenziale inespresso e un turismo di qualità che questa Giunta non riesce a vedere nè a valorizzare. Alcuni prodotti, come la Notte Rosa, sono vecchi, di scarsa qualità e già riproposti. Tutto ciò si riflette inevitabilmente sugli incassi degli operatori turistici e sullo sviluppo del territorio. La cosa che infine non fa ben sperare per il futuro della nostra regione è che dal borsino delle destinazioni realizzato da Demoskopika emerge che sarà principalmente il sud a trainare la ripresa del settore turistico italiano nella fase post Covid-19 e Sicilia, Toscana e Puglia sono le più regioni gettonate. A seguire Trentino-Alto Adige, Calabria, Sardegna e infine Emilia-Romagna. Questo studio stimola una riflessione più complessa attorno alla costruzione della reputazione turistica della nostra regione. È evidente che si pone la necessità, ma anche l’urgenza, di costruire una nuova strategia di promozione del turismo emiliano romagnolo, caratterizzata da una governance dinamica e condivisa tra i vari stakeholder del sistema pubblico-privato e che sia in grado di valorizzare il nostro sistema turistico. Solo in questo modo si potrà riportare l’Emilia Romagna tra le mete turistiche preferite dai viaggiatori italiani ed esteri".

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