Tanti bambini per l'inaugurazione del "Parco Gino Pilandri" a Milano Marittima

Porta il nome di Gino Pilandri l'area verde di via Jelenia Gora a Milano Marittima, di fronte alla Scuola primaria “G. Mazzini”. Alla presenza del sindaco Luca Coffari, di autorità civili e militari, oltre che a tanti cervesi, si è svolta la cerimonia d'intitolazione, con lo scoprimento di una targa in sua memoria.  Presenti la moglie Ludovica, i figli Alberto e Paola, e tutti i familiari di Gino Pilandri. Il nipote Filippo ha ricordato il nonno Gino "per i suoi valori profondi e per quelle virtù che lo hanno contraddistinto, in particolare la pazienza e la passione".

Erano presenti anche tutti gli alunni della Scuola primaria “G. Mazzini” accompagnati dalle maestre e dalla Dirigente scolastica Edera Fusconi. I bambini hanno cantato due canzoni sull’amicizia e la solidarietà, entusiasmando e commuovendo il pubblico. Pilandri cervese emerito (25 febbraio 1920 -  17 gennaio 2003) è stato il primo sindaco di Cervia del Dopoguerra, uomo politico, insigne storico e studioso, grande personaggio che ha speso la propria vita a favore della collettività e del recupero della storia di Cervia.

L’amministrazione comunale dal 2007 ha istituito anche le borse di studio in memoria di Gino Pilandri, per premiare e valorizzare gli studenti cervesi e coloro che contribuiscono alla ricerca e al recupero della storia e dell’identità cittadina. "L’intitolazione di questo parco a Gino Pilandri è un sentito riconoscimento nei confronti di questo nostro cittadino illustre - ha affermato Coffari -. Molti sono i personaggi nel cuore dei cervesi, ma Gino riveste un ruolo particolare, perché la sua figura richiama in ognuno di noi il senso profondo di appartenenza alla nostra comunità, e all’impegno per il bene della nostra Cervia che lui ha tanto amato. Un parco intitolato a Gino, proprio a Milano Marittima, luogo in cui abitava, è da parte nostra un gesto non solo doveroso per commemorarne il ricordo, ma ha il significato ideale di proseguire e rafforzare quei valori di solidarietà e di unione sociale che sono la nostra vera ricchezza, e che proprio lui nel dopoguerra è stato il primo a metterli in pratica come primo cittadino".