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Cronaca Lugo / Via Ippolito Nievo

Lugo, intitolato il parco di via Nievo al sindacalista Giuseppe Fanin

L'arcidiocesi di Bologna ha aperto il primo novembre 1998 un processo di beatificazione per Giuseppe Fanin, conferendogli di fatto l'appellativo di servo di Dio.

Si è svolta sabato la cerimonia di intitolazione a Giuseppe Fanin dell’area verde sita a Lugo in via Nievo, all’angolo con via Monti. Per l’occasione erano presenti il sindaco di Lugo Davide Ranalli, l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Casamento e il presidente della Consulta di Lugo Ovest Uliano Dalmonte. Presenti inoltre il presidente del Rotary Club di Lugo Paolo Contarini, il socio del Club Marcello Baldini, agronomo che ha curato il progetto di riqualificazione del parco, e i membri del consiglio direttivo dell’associazione Ex allievi della scuola agraria di Imola, dove Giuseppe Fanin si diplomò.

Il parco è stato recentemente riqualificato (aprile 2014) grazie alla collaborazione con l'associazione "La casa del melograno" e il Rotary Club di Lugo. Il progetto ha dato alla luce un orto-giardino, con uno spazio adibito a orto comune sinergico mediante tre differenti tecniche di coltivazione, uno spazio dedicato agli alberi dei frutti dimenticati e uno spazio di prato fiorito. Fanin (San Giovanni in Persiceto, 8 gennaio 1924 - 5 novembre 1948) è stato un sindacalista italiano. Figlio di immigrati veneti e terzo di dieci figli, dopo un breve periodo in seminario si ritirò, proseguendo poi gli studi, e laureandosi in Agraria all'università di Bologna.

Fortemente impegnato nelle lotte sindacali agrarie del secondo dopoguerra quale segretario provinciale bolognese delle Acli-terra, Fanin, che stava creando una forte adesione attorno al sindacato cattolico in un'area di tradizionale componente comunista, venne più volte a scontrarsi con esponenti di altri sindacati a causa di una differente visione delle proposte contrattuali per quel settore. Nel 1948 la rottura dell'unità sindacale, con la fuoriuscita di Cisl e Uil dalla Cgil, portò al culmine gli scontri ideologici fra le diverse componenti cattoliche, socialiste e comuniste entro le organizzazioni dei lavoratori. La sera del 4 novembre 1948 Fanin fu aggredito da tre militanti del PCI mentre rientrava a casa in bicicletta recitando il rosario, e fu ridotto in fin di vita a colpi di bastone. I soccorsi furono inutili e Fanin morì senza riprendere conoscenza. L'arcidiocesi di Bologna ha aperto il primo novembre 1998 un processo di beatificazione per Giuseppe Fanin, conferendogli di fatto l'appellativo di servo di Dio.

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