Mingozzi saluta Ben Achour: "La cultura aiuta nell'integrazione"

Si è svolto martedì nell’aula Magna di Palazzo Verdi sede del corso di Laurea magistrale in cooperazione intenazionale, il convegno dedicato alla transizione democratica in Tunisia tra rivoluzione ed elezioni. Una iniziativa promossa dalle facoltà di Giurispudenza, Beni culturali e fondazione Flaminia che si è avvalsa della partecipazione di Yadh Ben Achour, giurista presidente dell’alta commissione per le riforme in Tunisia, una delle personalità più influenti nel processo di transizione democratica del paese dopo le rivolte del 2010 2011.

Aprendo i lavori il vicesindaco Giannantonio Mingozzi  lo ha salutato calorosamente ricordando come “questo momento sia importante per capire quale possa essere il ruolo dell’Italia e dell’Europa rispetto ai Paesi della riva Sud del Mediterraneo, allo scopo di creare nuove condizioni per una politica di cooperazione e di collaborazione. Ciò va sottolineato proprio a Ravenna - ha detto Mingozzi - che ha visto verificarsi  nei giorni scorsi fatti drammatici che hanno messo in discussione la volontà di piena integrazione tra residenti ed immigrati. Colgo questa occasione per ribadire ancora una volta che la cultura e l’università sono molto utili per creare un terreno comune nel quale il rispetto delle leggi e le regole di una civile convivenza siano accettate e sostenute da tutta la comunità”.

Il professore Gustavo Gozzi, direttore del corso di tutela dei diritti umani, ha ribadito a sua volta come la presenza del professor Ben Achour nella sede di Ravenna sia occasione fondamentale per comprendere e riflettere sulle ragioni della cosiddetta primavera araba e sugli sviluppi verso una possibile forma di democrazia. Sono poi intervenuti i docenti di Giurisprudenza e di beni culturali Silvia Bruzzi, Andrea Morrone, Lorenzo Gradoni, Silvia Vida. Al professore Ben Achour ha fatto omaggio di un volume sulla storia di Ravenna e della pubblicazione sul 150° anniversario dell’unità d’Italia.