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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Mobilitazione della Cgil per una sanità migliore e universale

La Cgil di Ravenna, assieme alle categorie dei pensionati (Spi) e della funzione pubblica (Fp), promuove per venerdì 18 novembre una giornata di mobilitazione e informazione nazionale per rivendicare un servizio sanitario nazionale pubblico di qualità

La Cgil di Ravenna, assieme alle categorie dei pensionati (Spi) e della funzione pubblica (Fp), promuove per venerdì 18 novembre una giornata di mobilitazione e informazione nazionale per rivendicare un servizio sanitario nazionale pubblico di qualità come diritto fondamentale ed esigibile per tutti i cittadini.Venerdì prossimo, in tutti i comuni della provincia, saranno predisposti volantinaggi e punti informazione.

Piazza del Popolo, a Ravenna, ospiterà dalle 10 alle 12, un gazebo dove i sindacalisti spiegheranno i gli effetti delle manovre del Governo Berlusconi che hanno pesantemente colpito la sanità. La giornata di mobilitazione, dal titolo “Un servizio sanitario nazionale pubblico, universale, di qualità”, presenterà anche le proposte della Cgil.

Queste le proposte della Cgil per tutelare il servizio sanitario nazionale pubblico: basta tagliare in sanità, spendere meglio: il Governo deve adeguare il finanziamento per garantire i livelli essenziali di assistenza in tutte le regioni e abolire i super ticket da 10 euro. L’Italia spende meno degli altri paesi europei, bisogna invece colpire sprechi e spesa inappropriata. I livelli essenziali di assistenza LEA prima di tutto: la valutazione qualitativa dei servizi erogati ai cittadini e non solo quella sui bilanci economici deve essere lo strumento attraverso cui si attribuiscono “premi o sanzioni” alle regioni. Chi lavora favorisce il cambiamento: sbloccare le assunzioni del personale per garantire i servizi ai cittadini, usare la contrattazione per la riconversione/riqualificazione dei servizi. Servizi h 24 nel territorio, con finanziamento vincolato a priorità: cure primarie, ed esami nei Centri Socio Sanitari del Distretto aperti “h24” e collegati al servizio emergenza-urgenza. Non Autosufficienza. Rendere socialmente sostenibili i Piani di rientro per i territori esposti economicamente: possibilità di sostituire alcuni interventi ”punitivi” (tasse e ticket aggiuntivi, blocco assunzioni) con altre misure per ottenre un risultato economico corrispondente.

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