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Cronaca Russi

Morto in sella alla moto nuova. Il ricordo: "Lo stesso giorno aveva volato con il suo aereo. Era contentissimo"

Ha perso la vita in un tragico incidente con la moto comprata di recente. Walter Celli era appassionato di volo e di corse: nel 1989 fu protagonista del salvataggio di Berger al gran premio di Formula 1 a Imola

Aveva appena finito di volare con il suo aereo. Era davvero felice il 76enne Walter Celli, di Russi, quando sabato aveva lasciato il Campo di volo Aerlight di Faenza, dando sfogo a una delle sue più grandi passioni, quella per l'aeronautica. Purtroppo, però, quello è stato il suo ultimo volo, poiché nel tardo pomeriggio di sabato è rimasto vittima di uno scontro mortale con un’auto. Walter lascia così la moglie Mara.

La vita di Walter è stata una vita contraddistinta da grandi passioni. In primis, quella del volo: "Era stato no dei primi aderenti al campo di volo - racconta commosso Dino Liverani, fondatore della base operativa di volo e grande amico di Walter - Circa una trentina di anni fa, Walter venne a vedere uno dei miei primi voli e si appassionò al volo con gli ultraleggeri. Da lì prese il brevetto a Villafranca di Forlì e poi costruì con un suo amico un aereo".

Proprio nel giorno della morte, il 76nne "aveva fatto un bel volo con il suo apparecchio, era contentissimo - commenta Liverani - Era orgoglioso di quel suo mezzo, molto performante. Da anni con sua moglie facevano anche dei voli, andando anche lontano, fino al Lago di Garda". Poi la commzione dell'amico cresce, ripensando a quando, poco tempo prima, Walter gli aveva mostrato con felicità la sua nuova moto.

Quella dei motori era infatti un'altra grande passione di Walter che, infatti, aveva fatto parte della squadra corse dei "Leoni" della CEA, specializzata negli interventi di soccorso durante le gare automobilistiche. Walter Celli, insieme alla resto della squadra fu protagonista il 23 aprile 1989, giorno in cui Gerhard Berger fu vittima di un terribile incidente durante il Gran Premio di San Marino di Formula1, sul circuito di Imola. Subito dopo la tremenda botta a oltre 200 km/h, partì l'incendio della monoposto del pilota austriaco. Tempestivo fu però l'intervento degli uomini della squadra antincendio della CEA, soprannominati “Leoni” per il loro coraggio, che domarono le fiamme. Un incidente che poteva esser mortale, ma dal quale Berger riuscì a sopravvivere riportando alcune ustioni a mani e braccia e una costola rotta.

Walter ha operato all'interno della squadra dai primi anni Ottanta con grande passione e ha fatto parte dei "Leoni" fino ai 70 anni che, come ci spiega Rossella Amadesi, responsabile della squadra corse Cea, è il limite di età per chi compie questo tipo di interventi molto rischiosi. La squadra dei "Leoni" della Cea, attiva fin dal 1967, perde così un altro storico membro della squadra. Come ricorda Amadesi, oltre a Walter Celli, altri due ravennati (Daniele Montanari e Giuseppe Rava) se ne sono andati a causa di una malattia nell'ultimo anno.

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