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Cronaca

Cartello in spiaggia a favore del nudismo: denunciato e assolto

Denunciato per l'occupazione di suolo pubblico aver esposto un cartello sulla spiaggia dei nudisti. Quasi inevitabile l'assoluzione, mentre resta un quesito: perché spiccare delle denunce così prive di senso?

Denunciato per l'occupazione di suolo pubblico aver esposto un cartello sulla spiaggia dei nudisti. Quasi inevitabile l'assoluzione, mentre resta un quesito: perché spiccare delle denunce così prive di senso? La questione è quella dei nudisti a Lido di Dante, vittima è Fidenzio Laghi, storico attivista per il naturismo alla bassona.

Racconta Laghi: “Il 30 luglio 2011 sono stato denunciato da 4 agenti della Polizia Municipale di Ravenna mentre mi trovavo (come da tanti decenni) nell'area naturista della Bassona: non perchè, come tanti, ero nudo (per questo ero già stato denunciato ed assolto in passato) ma perchè oltre al mio ombrellone avevo piantato due piccoli cartelli larghi circa70 cm (meno della metà del raggio di un normale ombrellone) con delle scritte che informavano sul naturismo. Ebbene in una giornata di altissima stagione quando i turisti affollavano tutto il territorio ravennate e la richiesta per l'ordine pubblico era certamente al massimo 6 agenti (2 pure la mattina per foto) della Polizia Municipale si sono dedicati a me per ore denunciandomi alla fine per una presunta, ritengo ridicola, occupazione di suolo demaniale”.

Mercoledì scorso il Giudice del Tribunale di Ravenna ha emesso a mio carico la sentenza d'assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Laghi era difeso dall'Avv.Giovanni Principato del Foro di Forlì. Commenta Laghi: “A me questa denuncia pare ridicola considerando che se per i cartelli era occupazione di suolo demaniale molto più lo doveva essere per il mio ombrellone, per i numerosi ombrelloni vicini di sempre (e sempre presenti in tutte le spiagge ) che occupavano uno spazio circa 150 volte superiore. E poi io nel 1979 ebbi un precedente per aver posto (come tanti) sulla spiaggia poco a nord della Foce del Bevano una tenda Canadese con veranda e fui assolto dal pretore di Ravenna perchè era da considerarsi di carattere precario, rimovibile in qualsiasi momento e presente assieme al suo proprietario”.

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