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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nudisti a Lido di Dante, il Comune boccia le proposte

L'assessore: "Le proposte avanzate in questi giorni non rispondono ai requisiti. Ma il piano dell'arenile e la legge regionale offrono la possibilità di trovare una soluzione ragionevole"

“Le proposte avanzate in questi giorni non rispondono ai requisiti. Ma il piano dell'arenile e la legge regionale offrono la possibilità di trovare una soluzione ragionevole. Il mio auspicio è però che questo tema non cancelli quello principale: la tutela e la valorizzazione ambientale della spiaggia”: sul caso dei nudisti a Lido di Dante l'assessore comunale all'Ambiente Guido Guerrieri chiude alle proposte finora fatte. Niente da fare, quindi: la tutela della pineta viene prima.

Su questo tema si è discusso in municipio con una recente commissione Ambiente. Ma nessuna fumata bianca, nonostante le pressioni degli operatori economici di Lido di Dante. Anche perché, per l'assessore Guerrieri, la possibilità di strutturare una spiaggia attrezzata per la pratica del naturismo è possibile, anche senza derogare alla tutela ambientale dell'area del Parco del Delta del Po: “Il piano dell'arenile prevede la possibilità di realizzare un campo per i nudisti. La Legge Regionale ne definisce correttamente le caratteristiche. E' ovvio che la realizzazione di un’area per il nudismo, su cui il Comune è ben disposto, comporta un’intesa e una presa in carico da parte di chi la gestirà e di chi ne usufruirà e, aggiungo, l'accordo dei proprietari della spiaggia, pubblici o privati che siano”. Però “le proposte avanzate in questi giorni non rispondono a questi requisiti".

Viene ricordato che "il Comune ritiene che la questione ambientale sia il centro di questa discussione. Il tratto di spiaggia fra Lido di Dante e Lido di Classe ha un valore assoluto da un punto di vista ambientale e naturalistico e, non a caso, è gravato da numerosi vincoli e classificato "Riserva Naturale dello Stato", nonché dalla necessità di salvaguardare e tutelare tale patrimonio. Dunque i tema principale è il rischio che un ecosistema assolutamente unico venga compromesso, e che gli stessi sforzi compiuti in questi ultimi anni, vedasi la rimozione di 79 capanni abusivi, possano essere oggi vanificati".

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