Operazione antibracconaggio al parco Delta del Po: multe e denunce per sei cacciatori
Conclusa l'operazione antibracconaggio "Delta del Po 2018", svolta dai Carabinieri forestali anche in orario notturno e mirata al controllo dell'attività di caccia svolta in alcune zone umide del ravennate
Conclusa l'operazione antibracconaggio "Delta del Po 2018", svolta dai Carabinieri forestali anche in orario notturno e mirata al controllo dell'attività di caccia svolta in alcune zone umide del ravennate, nell'area compresa tra il Parco regionale Delta del Po e il confine con la provincia di Ferrara - una delle aree più importanti tra le zone di sosta, svernamento e riproduzione degli uccelli migratori e acquatici.
Gli agenti hanno sorpreso tre cacciatori durante lo svolgimento dell'attività venatoria con mezzi non consentiti: pertanto hanno sanzionato penalmente i tre cittadini, italiani, che utilizzavano richiami elettroacustici, procedendo inoltre al sequestro delle attrezzature illecite rinvenute, ovvero i richiami e i diffusori acustici, oltre a fucili e cartucce.
Sono state elevate, inoltre, sanzioni amministrative nei confronti di altri tre cacciatori per violazione delle leggi sulla caccia. In particolare i tre erano in possesso di munizioni contenenti piombo, il cui utilizzo è vietato per lo svolgimento della caccia all'interno delle zone umide naturali e artificiali del Parco Delta del Po, nonchè nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne.
L'operazione è stata svolta dai militari della stazione Carabinieri forestali di Ravenna e del Nucleo tutela biodiversità di Casal Borsetti, aiutati dalla sezione operativa Antibracconaggio e reati in danno agli animali (Soarda) di Roma con la collaborazione della sezione locale di Legambiente.