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Cronaca

Opere d'arte danneggiate durante la mostra al Mar: "Chi sono i responsabili?"

I proprietari di alcune opere esposte al Mar si sono lamentati del fatto che le loro opere fossero state danneggiate all'interno del museo

Qualche giorno fa i proprietari di alcune opere esposte al Mar per la realizzazione della mostra “Divina Commedia. Le visioni di Dorè, Scaramuzza, Nattini” (3 ottobre 2015 - 10 gennaio 2016) si sono lamentati del fatto che le loro opere fossero state danneggiate all'interno del museo, richiedendo il risarcimento dei danni. "I proprietari delle opere, delusi e scoraggiati dal comportamento indisponente da parte dell’amministrazione comunale, hanno peraltro depositato presso il Tribunale Civile di Ravenna un ricorso teso a ottenere un accertamento tecnico preventivo - spiega Veronica Verlicchi, capogruppo de La Pigna - al fine di verificare lo stato dei beni e accertare le cause del grave danneggiamento quantificando i danni, così da giungere alla definizione della controversia in atto. Secondo i proprietari era stata preventivamente segnalata al Mar la delicatezza delle opere   per le quali necessitava predisporre una conservazione ed esposizione in ambienti a temperatura e umidità controllati. A seguito di una segnalazione di un inserviente venne riscontrato il distacco di diverse opere dai relativi supporti e, a seguito di un sopralluogo del 15 dicembre 2015,  venne riscontrata una temperatura compresa tra i 22 e i 23 gradi e un indice di umidità relativa tra il 37 e il 39%, valori nettamente inferiori a quanto previsto nelle condizioni generali di prestito garantite dal Mar prima della mostra. A detta dei proprietari almeno 26 quadri, quasi un terzo della collezione, giacciono da un anno e 10 mesi al laboratorio di restauro degli Angeli di Bologna, con il timore che tale lungo periodo senza alcun intervento restaurativo possa incidere ad ulteriore detrimento dello stato di conservazione e quindi all’aumento del danno. I proprietari lamentano la mancata consegna dei dati della temperatura e dell’umidità (per tale ragione l’assicurazione ha ritenuto inammissibile il risarcimento) e anche la società che assicura il Comune di Ravenna per la responsabilità civile ha rifiutato di provvedere al risarcimento del danno. Tale atteggiamento crea notevole danno di immagine alla città di Ravenna e alla sua affidabilità nel prestito delle opere per la realizzazione di mostre culturali".

"Si domanda dunque al sindaco e all’assessore alla cultura - prosegue il consigliere d'opposizione, che ha presentato un question time in consiglio - per quali motivi il Mar non abbia provveduto a rispettare le prescrizioni una conservazione ed esposizione delle opere affidategli in ambienti a temperatura e umidità controllati; chi erano, al momento della realizzazione della mostra, i responsabili per la verifica e il controllo della temperatura e dell’umidità indicate per la perfetta conservazione ed esposizioni delle opere; per quale motivo non è mai stata consegnata ai proprietari delle opere danneggiate la documentazione relativa ai dati della temperatura e dell’umidità degli ambienti in cui erano state collocate le opere danneggiate; di riferire i motivi edotti dalle società assicuratrice per la mancata corresponsione del risarcimento del danno  alle opere; per quale motivo il sindaco e l’assessore alla Cultura non hanno risposto alla lettera inviata dai proprietari nel giugno 2017 nonostante a detta degli stessi siano stati sollecitati anche a mezzo telefono; quali iniziative intende assumere il Comune di Ravenna al fine di definire in via bonaria ed extragiudiziaria la lite con i proprietari delle opere danneggiate e per evitare inutili e costosi costi legati al contenzioso già instaurato presso il Tribunale di Ravenna; se  non ritiene, rispetto a questo increscioso accaduto, di attribuire le responsabilità a coloro che erano preposti alla perfetta conservazione ed esposizione delle opere affidate; il valore economico del danno delle opere danneggiate; se non ritiene di attribuire la responsabilità politica all’allora assessore alla cultura e attuale assessore all’istruzione Ouidad Bakkali sull’intera vicenda e, in riferimento all’assoluta indisponibilità a instaurare un rapporto serio e responsabile coi proprietari delle opere danneggiate al fine di definirne una soluzione, attraverso la destituzione dall’incarico attualmente ricoperto".

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