Faenza, pizzicati ben 14 parcheggiatori abusivi all'ospedale

La Polizia di Stato, nella settimana appena trascorsa, ha rafforzato le misure di vigilanza e controllo nelle città di Faenza e Lugo, con servizi straordinari di controllo del territorio. In particolare a Faenza hanno preso parte al lavoro numerose pattuglie dei Commissariati, del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, della Polizia Stradale e Ferroviaria e della Polizia Municipale di Faenza.

I servizi sono stati espletati a Faenza nelle zone particolarmente sensibili della città, avendo come obiettivo il controllo dei locali pubblici e relativi avventori, i nomadi stanziali, le attività commerciali ed il contrasto del fenomeno di immigrazione clandestina, prostituzione e parcheggiatori abusivi presso le aree di sosta all’Ospedale Civile di Faenza .Complessivamente sono state identificate a Faenza un centinaio di persone, controllati 80 veicoli, 10 esercizi commerciali ed attività imprenditoriali, elevate contravvenzioni per 11500 euro, ed espulsi 3 cittadini stranieri.

Diversi controlli hanno riguardato attività commerciali di Faenza che si occupano dello smaltimento dei rifiuti. È emerso che due cittadini stranieri croati ed un  forlivese  effettuavano il trasporto in conto proprio di conferimento e smaltimento dei rifiuti privi di titolo.  I tre sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ed il mezzo – un grosso autocarro - sequestrato. Nel frangente le sole sanzioni amministrative, tra cui una violazione alle norme ambientali, ammontano ad oltre 8200 euro. Sono in corso ulteriori indagini e approfondimenti investigativi.

Sono 14 i parcheggiatori abusivi bloccati nei pressi dell’Ospedale di Faenza, tutti in regola con le norme del soggiorno. Tre di loro sono stati denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, quattro sanzionati con la contravvenzione di euro 765 per la vendita abusiva di accendini e abbigliamento. Sequestrato un ingente quantitativo di merce abbandonatoa terra durante il controllo.

Nel Lughese sono state controllate diverse aziende manifatturiere con manodopera prevalentemente extracomunitaria non rilevando infrazioni sulle assunzioni ed i canoni della sicurezza sul lavoro. Sono in corso accertamenti finalizzati ad appurare le discrepanze emerse tra l’attività lavorativa effettivamente svolta dalle persone fermate e quella risultante dai permessi di soggiorno per l’avvio di procedimenti amministrativo a loro carico, fino alla valutazione della revoca del permesso di soggiorno. Un cittadino brasiliano, già espulso è stato accompagnato al CIE di Milano per il rimpatrio.